Per riciclare il tempo passato…ricicliamo la barbie!

Fatele a pezzi: staccate gambe, braccia, testa, tagliate via le mani, strappate via dal viso quell'imperscrutabile sorriso e alla fine, ridategli la vita...Catartico e creativo il riciclo delle Barbie.

Fatele a pezzi: staccate gambe, braccia, testa, tagliate via le mani, strappate via dal viso quell’imperscrutabile sorriso e alla fine, ridategli la vita…Catartico e creativo il riciclo delle Barbie.

Se volete prendervi la vostra rivincita sulla sempreperfetta ultracinquantenne bambola più famosa al mondo o al contrario voleste continuare ad elogiare quest’intramontabile icona pop anche oltre tempo massimo, il progetto di Margaux Lange, Plastic Body, può suggerirvi forse la maniera più fantasiosa di farlo, riciclando.

La giovane artista americana infatti si è dedicata per tutto un decennio alla sua esplorazione artistica e concettuale focalizzandosi attorno a quella che, durante la sua infanzia, come per tante di noi, è stata la sua passione/ossessione: la mitica Barbie e tutto il suo piccolo, prezioso mondo in miniatura. Conseguito il suo Bachelor of Fine Arts presso l’Istituto Maryland College of Art nel 2001, la Lange è balzata in poco tempo sulle copertine delle più prestigiose riviste americane di moda e design. Rappresentata dalle gallerie d’arte e boutique di preziosi più in voga, i suoi gioielli, che potremmo definire hanno richiamato l’interesse di tutta la stampa mondiale oltre che il fanatismo di collezionisti e nostalgici.

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La serie Plastic Body si avvale infatti del recupero di parti di Barbie che in combinazionecon argento e resina pigmentate danno vita a creazioni assolutamente sorprendenti, finissime e decisamente pop.

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Alla base, la volontà di trasformare un prodotto di massa, che la bambola della Mattel ben simboleggia, in un nuovo materiale riplasmato dalla personalità, dalla particolarità e, diciamo pure dalla calma di un lavoro artigianale; lo scopo quello di esaminare e festeggiare il proprio rapporto con quella cultura tramite l’icona Barbie. Serie caleidoscopiche di sorrisi, erotici seni in fila, collezioni di gambe in stile woodoo, l’arte di Margaux Lange è tutta da indossare per stupire, ironizzare ed evocare.

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Se il tempo ha finito le vostre bambole o semplicemente il tempo delle bambole sia finito, provateci anche voi! Certo la maestria dell’artista newyorkese vanta decenni di pratica ma con un po’ di buona volontà potrete ottenere di certo il vostri personali gioielli riciclati, veri e propri stardoll bijoux.

Da riporre rigorosamente in un porta gioielli in pendant ricavato incollando le lunghe gambe dell’amatissima bambola su bel supporto in legno precedentemente levigato con la carta vetrata. Qui la vendetta per averci fatto crescere complessate nell’arduo compito di emularle potrebbe veramente compiersi.

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Per i maschietti, se un braccialone di teste di Ken vi inquieta e v’inibisce, suggeriamo una proposta davvero spiritosa che circola sul web: la Barbie USB.

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Come suggerisce anche Instructable, basta staccare la testa della Barbie, aprire il corpo in due (brrr, sembran pratiche chirurgiche!), posizionare una piccola pennetta usb all’interno e richiudere. Il risultato, soprattutto quando il dispositivo è collegato al vosto pc, è di grande effetto, certo, a meno che non abbiate un datore di lavoro dotato di molto senso dello humor, forse sarebbe meglio che la utilizzasse solo nel privato. Attendiamo evoluzioni, intanto: lunga vita alla Barbie!

Rosa Simonetta
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