Carta dal riciclo delle bottiglie di plastica

Un gruppo di giovani imprenditori messicani si è inventato un modo per riciclare le bottiglie di plastica (PET): convertirle in carta minerale, biodegradabile in 6 mesi

Un gruppo di giovani imprenditori messicani si è inventato un modo per riciclare le bottiglie di plastica (PET): convertirle in carta minerale, biodegradabile e altrettanto utile a stampare libri, produrre scatole e cancelleria in generale.

L’obiettivo? Eliminare l’abbattimento degli alberi e l’utilizzo di fino a 56mila litri di acqua per ogni tonnellata di carta prodotta.

La carta minerale, infatti, detta anche “carta pietra” è composta all’80% da carbonato di calcio (che si trova ampiamente in natura, specialmente in una grande varietà di rocce) e al 20% da resine naturali. La carta di pietra è preparata riducendo in polvere pietre contenenti proprio carbonato di calcio e mescolandole con apposite resine che le conferiscono la struttura.

Produciamo carta ecologica realizzata con bottiglie di plastica riciclate, carbonato di calcio e pietra. Non usiamo acqua o sostanze chimiche, come il cloro. La carta minerale è più forte del normale, non si può rompere con le mani, è impermeabile, ha la qualità di essere fotodegradabile e assorbe solo la quantità necessaria di inchiostro durante la stampa“, sciencedaily.com Adrian mai Nava, co-fondatore della società “Cronologia”.

Già paesi come la Spagna e Taiwan utilizzano processi simili per la fabbricazione di carta minerale, ma quello messo a punto dalla società messicana sarebbe del 15% più conveniente perché non richiede sostanze chimiche come il cloro. Un altro vantaggio di questo sistema è che con 235 kg di pellets (perline di PET) si produce una tonnellata di carta minerale.

IL PROCESSO

Prima di convertire il PET in carta, è necessario innanzitutto convertire le bottiglie di plastica riciclata in pellet, schiacciandoli con vari pezzi di carbonato di calcio, per creare una miscela che viene sottoposta ad un processo di fusione ad oltre un centinaio di gradi centigradi per formare fogli di carta di grandi dimensioni.

L’idea originale di questo tipo di lavoro è quello di ridurre i costi di produzione ed evitare la deforestazione. Il solo Messico, per esempio, produce attualmente 700mila tonnellate di carta ogni anno per soddisfare le esigenze del mercato locale.

La carta ottenuta è degradabile in 6 mesi. L’unico aspetto negativo, dicono dalla società, è che l’inchiostro gel non può essere utilizzato su di essa perché contiene alcol, che la carta non supporta.

Germana Carillo

Foto: sciencedaily.com

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