Eco bikini: il riciclo ti fa sexy

Per tutte coloro che quest'anno vogliono coniugare coscienza ecologica, originalità e glamour, una selezione mirata di eco-bikini.

Sexy, irrinunciabile. Nonostante i suoi sessant’anni. È il 1946 e Louis Reard è ben cosciente che la sua ultima creazione, un piccantissimo costume da bagno due-pezzi che lascia addirittura scoperto lo stomaco, avrebbe innescato una vera e propria bomba nell’opinione e nella morale pubblica. E così fu. Osteggiato, bandito, chiacchierato, l’audace e ridottissimo indumento diviene nel tempo, complici le apparizioni stringate e, per l’epoca, osè di star come Marilyn, Rita Hayworth, Brigitte Bardot, Ursula Andress, l’icona della femminilità e della sensualità. Sempre attuale e sempre all’avanguardia, oggi il Bikini, nome che gli fu ironicamente assegnato dal suo creatore rievocando gli esperimenti U.S.A. con bombe all’idrogeno nell’atollo di Bikini in Micronesia per l’appunto, si riscatta da questo nefasto ricordo storico e si fa portavoce del rispetto e dell’amore per l’ambiente.

Resti dunque a bocca aperta chi ancora ha in mente l’immagine un po’ rude, stinta e monastica delle prime produzioni moda con materiali riciclati ed esulti chi oltre alla femminilità ed alla sensualità è alla perpetua ricerca di comfort e originalità perché gli eco-bikini per questa torrida estate sono un vero schianto eco-trendy-fashion-friendly. Complice il designer e le nuove tecnologie.

Lycra e spandex lasciano il posto a nuovi filati: dalle fibre biologiche e naturali al poliestere passando per film provenienti da bottiglie riciclate fino al recupero di tessuti d’epoca, il web impazza di siti che presentano innovativi brand accomunati dalla voglia di cambiare i sistemi di produzione e restituire qualcosa di personale all’ambiente.

Per tutte coloro che quest’anno vogliono coniugare coscienza ecologica, originalità e glamour noi segnaliamo Kelly B, Anna Cohen, Deux FM, Aaron Chang, Jungle Gurl, Loyale Clothing (disponibile su www.btcelements.com) e Meadow.

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Eco-bikini “Legami” di Mina Boutique in polimero riciclato venduto a 10 Euro

Ma è Nikster, vincitore del concorso Eco Chic 2009 per i costumi da bagno, il marchio che riunisce nel motto “il lato sexy del verde” design, stile, etica e politica ambientale in un progetto degno di tutta la nostra ammirazione. “Tutto è iniziato con la mia decisione di diventare vegetariana. Poi dal mangiare sano al vivere sano il passo è stato breve” – racconta la stilista Nikki Sayavanh – “Questo mio nuovo stile di vita mi suggeriva nuove possibilità per il mio business, volevo accomunare in un unico progetto le mie due passioni: il bikini e le tartarughe marine. Uno sguardo più ampio che mi permettesse di operare all’interno della società ed a favore dell’ambiente”.

Gli eco-bikini Nikster sono e prodotti con cotone biologico, bambù, soia ed altre fibre naturali, vengono accuratamente rifiniti artigianalmente con cuciture macramè, perline, ricamati o dipinti a mano ed infine imballati in packaging assolutamente biodegradabili.

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Alcuni modelli di Eco-bikini della nuova collezione Nikster

L’azienda contribuisce, poi, alla diminuzione dell’impronta di carbonio nel settore tessile mantenendo la produzione negli States e, onde evitare sprechi, fissa i termini di produzione esclusivamente in base alla domanda. I prezzi di questi eco-bikini davvero confortevoli e glamour non sono propriamente abbordabili (intorno agli 80/150$) ma sappiate che sono soldi spesi davvero bene poiché, oltre all’alta qualità del prodotto, il 5% lordo degli introiti di Nikster viene devoluto ad associazioni internazionali che s’impegnano:

  • nella promozione dell’eco-sostenibilità,
  • a migliorare la vita nel terzo mondo,
  • a proteggere le tartarughe marine in pericolo,
  • a tenere pulite le coste,
  • ad impiantare nuovi alberi a livello locale.

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