Detox: anche i jeans Levi’s rinunciano ad essere tossici

Anche Levi's rinuncia all'uso di sostanze tossiche per produrre i propri capi. Nuova vittoria di Greenpeace nella campagna Detox lanciata per invitare i maggiori marchi di abbigliamento ad eliminare ogni sostanza pericolosa dalla propria produzione entro il 2020 e chiedere ai propri fornitori di rendere note alle comunità locali circostanti gli impianti di produzione le quantità di tali sostanze rilasciate negli scarichi in acqua.

Anche Levi’s rinuncia all’uso di sostanze tossiche per produrre i propri capi. Nuova vittoria di Greenpeace nella campagna Detox lanciata per invitare i maggiori marchi di abbigliamento ad eliminare ogni sostanza pericolosa dalla propria produzione entro il 2020 e chiedere ai propri fornitori di rendere note alle comunità locali circostanti gli impianti di produzione le quantità di tali sostanze rilasciate negli scarichi in acqua.

Dopo i recenti impegni assunti da Zara, Mango ed Esprit, arriva, dunque, anche quello della maggiore marca di blue jeans al mondo. Lo richiedevano gli oltre 200.000 consumatori che hanno firmato la petizione di Greenpeace contro Levi’s e supportato la campagna anche via Facebook e Twitter, oltre che le proteste organizzate fuori daei negozi Levi’s in più di 80 citta in tutto il mondo.

«Adesso più che mai è chiaro che le grandi marche come Levi’s non possono ignorare le centinaia di migliaia di persone che con Greenpeace chiedono una moda pulita» – afferma Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace. «È ora che anche Calvin Klein, Gap e Victoria’s Secret si impegnino all’eliminazione delle sostanze pericolose».

Ma quali sono in concreto gli impegni presi da Levi’s e comunicati ufficialmente sul suo sito? Il brand di jeans chiederà da subito a 15 dei suoi maggiori fonitori in Cina, Messico e altri Paesi in via di Sviluppo di rendere noti i dati dell’inquinamento che causano che avranno tempo fino entro giugno del 2013 per comunicare le informazioni.

levis detox

Entro la fine del prossimo anno seguiranno gli altri 25 fornitori principali. “Tutto ciò – spiega Greenpeace – permetterà a chi vive nei pressi di queste fabbriche di ottenere informazioni cruciali sullo stato di salute delle proprie risorse idriche“.

detox levis 2

Rispetto agli altri 10 marchi che hanno già sottoscritto gli impegni con Greenpeace, Levi’s si è impegnata a fare da leader nel settore promuovendo l’adozione dei alternative non pericolose già entro il 2015. In particolare l’eliminaizone entro tale data dei PFC (composti perfluorinati) alcuni dei quali sono persistenti, cancerogeni e con effetti su sistema nervoso, sistema endocrino, accrescimento e sviluppo.

Un passo doveroso da parte di un marchio importante come Levi’s che sta tentando di intraprendere la strada si un moda più attenta all’ambiente anche attraverso il lancio di nuovi prodotti realizzati dal riciclo delle bottiglie in PET.

Simona Falasca

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