Bra Power: datemi un reggiseno e salverò il mondo

Due curiose e simpatiche proposte di reggiseni ecologici: per riciclare le bacchette, l'altra per alimentare l'i-pod.

Gli uomini non pensano ad altro. Lo sa bene il marketing che, quando si trova a corto di idee o vuole andare sul sicuro, ne piazza un paio in bella vista e il gioco è fatto. Lo sa bene anche la tivù che non ne lesina anche nelle trasmissioni più insospettate. Avete capito bene… stiamo parlando dei seni femminili. Dopo ore trascorse chini sui loro tavoli da disegno anche i designer più attenti al nostro caro Pianeta sono giunti alla stessa conclusione. Come si direbbe con molta finezza… “usiamo le tette”. Tecnicamente ciò che si usa è il reggiseno che, per proprietà transitiva, sempre lì porta. Le curiosi proposte verdi sono ben due.

La prima è spiccatamente asiatica. A noi magari il problema tange poco ma, con un pizzico di altruismo ambientalistico e mentalità più internazionale, è facile intuire il danno costante che il Giappone, la Cina e le nazioni affini arrecano alle foreste. È nella loro cultura usare le bacchette di legno al posto delle nostre posate. reggiseno_porta-bacchetteCome tradizione è piuttosto affascinante, soprattutto per chi ha nell’immaginario collettivo le scorpacciate di riso di Ataru Moroboshi nel cartone animato “Lamù”, ma è evidente che studiare un modo di usare al meglio questi utensili è doveroso. E qui arriva in soccorso il buon reggiseno. È stato studiato e messo in commercio un modello ecologico che ha delle tasche dentro le quali portare le proprie bacchette per riutilizzarle all’occorrenza e averle sempre a portata di…mano. Questo diminuirebbe tutta la produzione dei ristoranti e bar, almeno per l’universo femminile. A produrlo e mettelo in commercio la giapponese Triumph International, la stessa azienda che ha ideato il reggiseno solare di cui abbiamo già fatto menzione nella guida all’eco-sesso. Non siamo proprio sicuri che questo bra porta bacchette rappresenti una forma di riciclo igienicamente perfetto, soprattutto in tempi estivi in cui il corpo si accalda. Di sicuro in un paese che vanta addirittura un mercato delle mutandine usate le bacchette che hanno “riposato” sotto un bel seno di donna andranno a ruba.

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La seconda pensata ecologica ha forse un fondamento più serio. Vabbeh, serio fino a un certo punto. Arriva da San Francisco, precisamente dallo scrittore Adrienne So. Sembra che il genio abbia messo a punto un reggiseno futuristico al cui interno ci sia un filo elettrico e una dinamo. Il tutto parte da una felice intuizione. Il vento e l’acqua, attraverso il loro movimento, generano elettricità. Anche le ragazze là davanti generano movimento nel corso di una giornata e sarebbe un peccato sciupare quel ben di Dio… di elettricità, ovviamente. L’energia scaturita in 24 ore può infatti ricaricare un I-pod o un telefono cellulare e scusate se è poco. La fisica ci insegna che maggiore è la massa maggiore sarà l’energia scaturita.

In attesa che Carmen Russo e Pamela Anderson diventino proprietarie dell’Acea invitiamo tutto il gentil sesso a riflettere su questo simpatico modo di risparmiare sulle bolletta. Chissà che in futuro un ritocchino al seno non sia considerato un potenziamento elettrico.

Luca Bussoletti

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