Appalatch: al via la prima produzione di massa di maglioni stampati in 3D

La stampa 3D per creare maglie e abiti sostenibili al 100%. Le nuove tecnologie al servizio dell'ambiente grazie ad Appalatch, società americana che ha appena lanciato la sua nuova linea di vestiario

La stampa 3D per creare maglie e abiti sostenibili al 100%. Le nuove tecnologie al servizio dell’ambiente grazie ad Appalatch, società americana che ha appena lanciato la sua nuova linea di vestiario.

Già nota per la sua produzione sostenibile di calze, plaid, borse e camicia, la società è passata per la prima volta alla produzione di massa della prima maglia stampata in 3D, diventando la prima al mondo ad essere disponibile per un pubblico vasto.

Secondo i due progettisti Gouin e DeGuzman, con le tecniche di produzione tradizionali viene sprecato fino al 30 per cento del tessuto. Per cercare di limitare questo evidente spreco, i due hanno ideato il modello Appalatch.

In cosa consiste? Ogni maglia è realizzata su ordinazione con i migliori materiali di qualità in modo che i clienti “comprino meno, ma la indossino più lungo”, un po’ come accadeva una volta, quando si andava dal sarto locale che realizzava gli abiti su misura, permettendo di scegliere modelli e stoffe.

La filosogia di Appalatch è la stessa, ma applicata all’era della tecnologia. Adesso, Gouin e DeGuzman sperano di gettare le basi per una filiera americana di abiti creati in questo modo. Per questo hanno lanciato una campagna su Kickstarter per finanziare la fase successiva del lavoro.

Francesca Mancuso

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