Astorflex: scarpe buone, etiche e a filiera corta

Scarpe belle, etiche ed ecosostenibili. Ma anche completamente made in Italy e distribuite riducendo al massimo la filiera. Sono le scarpe prodotte da Astorflex, il calzaturificio della famiglia Travenzoli che da quattro generazioni realizza prodotti di ottima qualità, con materie prime selezionate, nel rispetto dell'ambiente e dei lavoratori.

Scarpe belle, etiche ed ecosostenibili. Ma anche completamente made in Italy e distribuite riducendo al massimo la filiera. Sono le scarpe prodotte da Astorflex, il calzaturificio della famiglia Travenzoli che da quattro generazioni realizza prodotti di ottima qualità, con materie prime selezionate, nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.

Situato a Castel d’Ario, alle porte di Mantova, il calzaturificio Astorflex nasce come piccola realtà artigiana verso la fine del 1800 per poi diventare negli anni novanta una piccola industria, che dal 2008 si sta convertendo completamente al prodotto biologico, riuscendo a non delocalizzare la produzione e garantendo a tutti i quaranta dipendenti un contratto a tempo indeterminato.

Come? Grazie alla scelta alternativa compiuta dall’azienda: quella di rinunciare a un marchio e a un mercato convenzionale per andare direttamente al consumatore tramite i canali dei GAS, le fiere equo-solidali e qualche piccolo negozio di nicchia che condivide la scelta etica ed il prodotto di qualità.

Scarpe a basso impatto ambientale, in tutto il processo produttivo che comincia dall’accurata scelta dei materiali, come la para, gomma naturale, utilizzata per la suola, e prosegue con l’utilizzo del metodo tradizionale di concia in fossa con tannini vegetali, quali mimosa, quercia e castagno che garantisce un risparmio energetico ed un ridotto consumo d’acqua rispetto la concia chimica.

La concia al vegetale senza coloranti per fodera e sottopiede oltre a garantire un prodotto anallergico ed antibatterico, aumenta la capacità di assorbimento, creando un microclima ideale per il piede.

Partiti con due modelli, un sandalo e una polacchina, oggi sono in grado di presentare diversi modelli di calzature, accomunati tutti dalla stessa filosofia e rivolti ad una clientela dallo spirito critico, non influenzata da mode, marchi e pubblicità, ma che acquista un bene consapevole di ciò che lo compone e del lavoro che è servito a produrlo. Particolarmente apprezzato anche il modello Ecoflex Vegan disponibile in nuovi colori e , ultima novità, la ballerina Egle in versione vegan che verrà presentata in anteprima al VeganFest alla fine del mese. 

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