Vino alla spina: i piemontesi DOC si vendono sfusi “come in cantina”

Con l'obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti alla fonte, la Regione Piemonte lancia Come in Cantina, la nuova iniziativa che prevede l'installazione di erogatori di vini alla spina negli ipermercati piemontesi.

Con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti alla fonte, la Regione Piemonte lancia “Come in Cantina“, la nuova iniziativa che prevede l’installazione di erogatori di vini alla spina negli ipermercati piemontesi.

 

All’Ipermercato Carrefour di Burolo, in provincia di Torino, è stato inaugurato martedì scorso il terzo erogatore dopo quelli di Crescentino e Vercelli. Come spiega l’assessore al Commercio Luigi Sergio Ricca, presente all’inaugurazione, “gli imballaggi in vetro rappresentano circa il 9% dei rifiuti urbani complessivamente prodotti in un anno in Piemonte. Nonostante siano facilmente e totalmente riciclabili rappresentano ancora circa il 5% del rifiuto indifferenziato smaltito in discarica. Da indagini di mercato più del 50% del vino venduto ogni anno in Italia è venduto nella Grande distribuzione organizzata. Con questo progetto la Regione vuole incrementare l’offerta di prodotti disimballati da parte della distribuzione, offrendo così ai cittadini/consumatori la possibilità di effettuare acquisti in modo ambientalmente più sostenibile“.

Dopo il latte crudo, i detersivi sfusi, anche il vino, il nettare degli dei, dunque, va verso la rinuncia ala bottiglia in nome dell’ambiente, senza correre il rischio di minare la qualità del prodotto. A rendere il consumo di vino più sostenibile, ci avevano già provato con la bottiglia di plastica riciclabile e con quella in alluminio, ma la Regione Piemonte va oltre e rinuncia completamente all’imballaggio.

Ma come funziona? Ce lo spiega direttamente Nicola de Ruggero, l’assessore all’ambiente della giunta piemontese: “Basta prendere la bottiglia di vetro e metterla sotto il beccuccio dell’erogatore. Il vino scende fino a riempirla, si mette il tappo e il gioco è fatto. Semplicemente una buona bottiglia di vino piemontese DOC di qualità: la bottiglia si compra la prima volta ed è riutilizzabile. Insomma: bere bene senza moltiplicare le bottiglie vuote che finiscono tra i rifiuti. Dopo avere raggiunto obiettivi importanti per la raccolta differenziata in Piemonte, ora dobbiamo accelerare sul modo di far diminuire l’uso di imballaggi al momento dell’acquisto

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Ma attenzione a chi pensava già di recarsi al supermercato con la propria bottiglia, perché la macchina erogatrice dotata di un apposito sistema di riconoscimento, funziona solo con le bottiglie del progetto (posizionate nello scaffale adiacente alla macchina), da comprare al costo di 1 euro al momento del primo acquisto.

Lo sportello con la quale sono protetti gli erogatori, si apre nel momento in ci il consumatore avvicina la bottiglia da un litro al riquadro posto sotto lo sportello stesso. A quel punto grazie al sistema automatizzato, la bottiglia sarà riempita automaticamente al livello corretto. Non resta poi che tapparla con il tappo a vite fornito, appiccicarci sopra l’etichetta emessa automaticamente dalla macchina e pagare alla cassa. Le volte successive, basterà recarsi al punto vendita con il contenitore vuoto e riempirlo direttamente dai distributori automatici.

In questo modo la bottiglia, un po’ come nei vuoti a rendere, torna ad essere non più un elemento usa e getta, ma un oggetto da riutilizzare periodicamente.

Al progetto Come in Cantina hanno aderito le catene di supermercati Carrefour, Conad e Panorama, mentre la fornitura dei vini è garantita dalle aziende Le Guie S.C.A. di Cuceglio (TO), Aziende Agricole Associate di Calamandrana (AT) e Vinnova srl di Robassomero (TO).

Nel rispetto della filiera corta, saranno venduti sfusi solo vini piemontesi DOC e, in particolare Cortese, Barbera, Monferrato Dolcetto e Nebbiolo delle Langhe. I prezzi si aggirano intorno ai 2/3 euro al litro (3,70 per il Nebbiolo).

Simona Falasca

 

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