Sprechi zero: ad Alessandria il cargo-bike che consegna il cibo invenduto ai più bisognosi

Distribuire i cibi freschi invenduti dei supermercati ai più bisognosi con una cargobike. "Recuperiamoci. Ridiamo vita al cibo" è il nuovo importante progetto di solidarietà sociale a favore delle persone che vivono in situazioni di particolare disagio economico, che unisce insieme la lotta allo spreco, la solidarietà e la mobilità sostenibile.

Distribuire i cibi freschi invenduti dei supermercati ai più bisognosi con una cargobike. “Recuperiamoci. Ridiamo vita al cibo” è il nuovo importante progetto di solidarietà sociale a favore delle persone che vivono in situazioni di particolare disagio economico, che unisce insieme la lotta allo spreco, la solidarietà e la mobilità sostenibile.

Promosso da Caritas, Banco Alimentare e Gruppi di Volontariato Vincenziano, in particolare ‘Casa Sappa’, che puntano a fare rete per incrociare l’offerta di eccedenze di cibi freschi di supermercati e negozi con la domanda potenziale dei ‘consumatori senza potere d’acquisto’, il progetto aiuterà i cittadini in condizione di povertà che hanno fame portando loro gli aiuti alimentari a bordo di un cargo bike.

Il ciclo da trasporto, dotato di apposito cassone posteriore con speciali contenitori che permettono la conservazione dei cibi freschi per il tempo necessario alla loro distribuzione, è un mezzo ecosostenibile che potrà quindi circolare in ogni parte della città, anche nelle vie chiuse al traffico delle automobili. E ad emissioni zero. Il progetto garantisce dai primi di Agosto a circa 100 famiglie di Alessandria una spesa settimanale. Tutte le sere, alle 19.30, lo speciale cargo bike passa, infatti, nelle due panetterie del centro che hanno già aderito per ritirare circa 30-35 chili di prodotti, oltre ai 10-12 litri di latte e derivati recuperati dai supermercati, che vengono poi redistribuiti, in modo rapido e funzionale, all’ostello, al Centro di accoglienza femminile e alla ‘Tavola amica’.

Le esperienze nazionali – spiega in una nota Marco Santi, presidente di Opere di Giustizia e Carità – evidenziano come annualmente siano gettate nella spazzatura 4mila tonnellate di cibi commestibili con uno spreco di 4 miliardi di euro. Promuovere la raccolta di questi alimenti costituisce una risorsa aggiuntiva ai servizi che la nostra associazione gestisce a favore delle persone in difficoltà, con la mensa e gli ostelli maschile e femminile. Attraverso questa nuova iniziativa si intende garantire a un numero consistente di famiglie, almeno 100, una spesa settimanale di cibi freschi, monitorando gli effetti di questo aiuto sui comportamenti e gli eventuali mutamenti della condizione di partenza dei beneficiari“.

Primo partner del progetto è il Centro servizi per il volontariato che, attraverso il Fondo Speciale per il volontariato del Piemonte, ha erogato un contributo economico utilizzato per l’acquisto di uno speciale mezzo di trasporto, il cargo bike. Cissaca, Asl, Diocesi e Cooperativa Company mettono a disposizione volontari che si occupano del coordinamento, della selezione dei beneficiari e anche della messa a punto degli strumenti di monitoraggio. In particolare, la Diocesi concede in comodato d’uso gratuito la cucina, oltre che attrezzature e un magazzino all’ex Seminario Santa Chiara. L’obiettivo per l’immediato futuro è assistere sempre più famiglie, oltre alla decina che già ogni giorno passa a ritirare il pane e gli altri prodotti.

Il progetto, in questa prima fase, avrà una durata annuale. Ma la speranza, sottolinea Giampaolo Mortara, direttore Caritas, “è che non solo raggiunga i risultati che si è prefisso in partenza ma li superi“. È per questo che Mortara lancia un appello a supermercati e negozi di alimentari di Alessandria affinché si uniscano alla squadra: “il nostro cargo bike e i nostri volontari sono pronti e li possono raggiungere agevolmente in ogni parte della città“. Perché aderire? Perché so tratta di una risposta concreta alla crescente povertà che propone un bellissimo modello di reciprocità basato sul dono. Ecco un esempio di economia della reciprocità capace di incidere sulla cultura dello spreco e di indurre le persone a ripensare ai propri stili di vita e di consumo.

Roberta Ragni

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