Le lampadine tradizionali ad incandescenza, quelle con cui Edison ha rivoluzionato il mondo, quelle che noi tutti abbiamo rotto, fulminato e cambiato a iosa, stanno per scomparire. Almeno dagli scaffali di Coop ed Esselunga. Chiaramente a favore di quelle a risparmio energetico.
Così se la prima catena di supermercati nata a Milano nel 1957 ha deciso di eliminarle dai suoi negozi a partire dal 14 settembre, la Unicoop di Firenze gli ha già detto addio in 50 punti vendita, avendole messe al bando già da maggio. Se doveste ancora riuscire a trovarle negli altri 150 ipercoop della penisola è solo perché stanno dando fondo alle scorte. Ma ben presto, smaltite le rimanenze, sia nei punti vendita Coop che nei 137 a marchio Esselunga, potrete scegliere soltanto tra le alogene a risparmio energetico, le lampade elettroniche e le nuove led.
I due colossi della grande distribuzione italiana, dunque “bruciano” i tempi e con tre anni di anticipo rispetto al Regolamento Ue, incoraggiate anche dalle sollecitazioni avanzate da Greenpeace con la campagna “Al bando le incandescenti“, commercializzeranno solamente lampade a basso consumo che faranno risparmiare i consumatori sia sulla bolletta che nell’acquisto, avendo una durata di vita da 6 a 10 volte maggiore.
“Ridurre i consumi di energia e le immissioni di CO2 in atmosfera è una delle strade per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e riuscire ad intervenire nell’ambito dell’illuminazione. – commenta Roberta Viviani, direttore acquisti non food di Esselunga – “Abbiamo deciso di anticipare l’eliminazione dell’incandescenza perché siamo certi che i nostri consumatori, non solo comprenderanno, ma condivideranno la nostra scelta”.
Noi personalmente la scelta la condividiamo appieno, anche se vorremmo maggiori chiarimenti dalle aziende produttrici sulla reale sicurezza delle lampade a basso consumo, in particolar modo per gli elementi di mercurio che conterrebbero questo tipo di lampadine secondo diverse associazioni.
Simona Falasca