Detersivi e prodotti per la casa: 1 su 3 contiene sostanze potenzialmente dannose, il test francese

Un nuovo test ha messo ha confronto 119 detersivi e prodotti per la casa scoprendo che 1 su 3 contiene molte sostanze tossiche

I detersivi che acquistiamo al supermercato e utilizziamo ogni giorno in casa contengono sostanze nocive? Diversi test già si sono posti la stessa domanda ma ora a fare chiarezza arriva una nuova analisi condotta in Francia su 119 prodotti per la casa di 14 categorie rappresentative di ciò che si trova sul mercato.

I prodotti analizzati dagli esperti della rivista francese 60 millions de consommateurs erano di 52 marchi: distributori (come Carrefour, Monoprix, ecc.), grandi marche (Ajax, Cillit Bang, ecc.) o nuovi arrivati ​​sul mercato. Più della metà vanta un’etichetta ambientale (Ecolabel, Nature & Progress, ecc.) o sanitaria.

Dieci categorie di prodotti sono state acquistate nel luglio 2021 e sono state oggetto di uno studio sulla loro composizione mentre le altre 4 categorie (anticalcare, gel igienizzanti, spray per la cucina e spray per il bagno) sono state oggetto di un’analisi delle prestazioni. Si trattava di prodotti  disponibili nei negozi e online ad aprile 2021 ma da allora, specifica per correttezza la rivista francese, la composizione dei singoli detersivi potrebbe essere cambiata.

I prodotti compresi nel test si acquistano comunemente nei supermercati  e negozi specializzati in Francia  (alcuni sono presenti anche sul mercato italiano) ma quello che in tanti ci chiediamo è se sono davvero “puliti”, ossia non contengono sostanze controverse e potenzialmente dannose.

Gli esperti francesi, in seguito ai risultati, avvertono che il consumatore può trovarsi alle prese, in 1 caso su 3, con un prodotto che contiene quantità significative di sostanze potenzialmente dannose.

I risultati del test

Sono 39 su 119 i prodotti che hanno ricevuto un punteggio molto basso (D o E) nel Ménag’Score, sistema di classificazione che va da A ad E e valuta i prodotti in base ad una serie di parametri tra cui: ingredienti, la loro proporzione e i rischi chimici che rappresentano per la salute e l’ambiente.

leggenda menage score detersivi test

@60 millions de consommateurs

Le 14 categorie considerate, però, non sono tutte interessate da sostanze tossiche. I prodotti grezzi (bicarbonato, soda, aceto, ecc.) ottengono punteggi che vanno da A a B.

Ma anche i lavavetri escono bene dal test, tutti classificati A e B, così come 9 sgrassanti su 12 (ovvero il 75% dei prodotti di questa categoria). 

Al contrario, alcune famiglie di detergenti contengono così tante sostanze problematiche per la salute e per l’ambiente da essere del tutto sconsigliati dagli esperti francesi. È il caso delle salviette disinfettanti, multisuperficie o per WC: il 75% di queste salviette è classificato D o E.

Seguono i gel WC (58% valutati D o E), gli spray disinfettanti (58% ottiene un D) e  i deodoranti per ambiente  (50% ottiene un D o E). Quest’ultimi prodotti, segnala la rivista, sono da attenzionare maggiormente se si tiene conto del potenziale volatile delle sostanze che contengono, e quindi del loro effetto inquinante sull’aria interna. Sono in pratica gli acquisti top da evitare, insieme alle salviette, estremamente inquinanti.

Le sostanze controverse contenute nei detersivi e prodotti per la casa

Tra le sostanze più problematiche trovate all’interno dei prodotti testati vi sono molecole sospettate di essere cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR) o fortemente sospettate di essere interferenti endocrini. Segnalati anche conservanti sensibilizzanti e inquinanti (compreso il MIT).

Altre molecole passano più inosservate ma non per questo sono da sottovalutare. Parliamo ad esempio dei profumi che sono il secondo ingrediente più citato sulle etichette, subito dopo l’acqua. Non si tratta però di sostanze del tutto innocue, alcune molecole di profumo, infatti, possono provocare allergie e sensibilizzazioni, come il limonene presente in 29 prodotti.

Seguici su Telegram | Instagram Facebook | TikTok | Youtube

Fonte:  60 millions de consommateurs

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook