L’ammorbidente nuoce davvero alla salute? Consigli e alternative per il bucato ecologico

Usare l’ammorbidente nuoce alla salute? Proviamo a fare chiarezza sulle informazioni che negli ultimi giorni stanno circolando sul web creando non poco allarmismo. Prima di tutto vogliamo chiederci se usare l’ammorbidente sia davvero necessario o se possiamo farne a meno senza problemi.

Usare l’ammorbidente nuoce alla salute? Proviamo a fare chiarezza sulle informazioni che negli ultimi giorni stanno circolando sul web creando non poco allarmismo. Prima di tutto vogliamo chiederci se usare l’ammorbidente sia davvero necessario o se possiamo farne a meno senza problemi.

A volte chi usa l’ammorbidente lo fa semplicemente per abitudine. Infatti negli anni la pubblicità lo ha proposto in continuazione come prodotto indispensabile per il bucato. In realtà, se siamo già soddisfatti della morbidezza di abiti, lenzuola e asciugamani usando solo il detersivo, non abbiamo alcuna necessità di aggiungere l’ammorbidente.

Alternative al comune ammorbidente

Chi invece pensa di non poter fare a meno dell’ammorbidente può comunque trovare facilmente delle alternative. Innanzitutto vorremmo ricordare che gli ammorbidenti non sono tutti uguali. Ai comuni ammorbidenti da supermercato ora si affiancano ammorbidenti ecologici e con un buon INCI, più rispettosi della salute e dell’ambiente rispetto agli ammorbidenti convenzionali (qui trovate una lista di ammorbidenti ecologici consigliati).

L’alternativa più comoda ed ecologica a qualsiasi tipologia di ammorbidente è l’acido citrico. Per preparare una monodose di ammorbidente da utilizzare per il vostro bucato basta sciogliere da 10 a 15 grammi di acido citrico in polvere in 100 ml d’acqua e versare il tutto nella vaschetta dell’ammorbidente della vostra lavatrice. Così avrete a disposizione in pochi secondi un ammorbidente efficace ed ecologico.

Alcune persone sostituiscono l’ammorbidente con l’aceto. Non tutti però sono d’accordo con questa pratica dato che l’acido citrico è molto più ecologico dell’aceto e poiché si teme che l’aceto possa rovinare la lavatrice (qui maggiori informazioni sull’uso dell’acido citrico anziché dell’aceto).

Ricordiamo, invece, che il bicarbonato (davvero portentoso per altri utilizzi nelle pulizie di casa) non svolge la stessa funzione dell’ammorbidente e non può sostituirlo in lavatrice o nel bucato a mano. È tutta questione di chimica: leggete qui.

Ammorbidente e salute

Gli ammorbidenti convenzionali possono contenere sostanze inquinanti e allergizzanti. Chi smette di usare l’ammorbidente talvolta prende questa decisione perché si accorge di essere sensibile al suo impiego. Ad esempio chi è allergico alle profumazioni sintetiche potrebbe riscontrare problemi di prurito e arrossamento della pelle a causa dell’ammorbidente. Gli ammorbidenti convenzionali rischiano di accumularsi sui tessuti creando una sorta di patina che può portare più facilmente a contatto con la pelle le sostanze allergizzanti.

Inoltre, dal punto di vista del risultato del nostro bucato, può succedere che l’uso continuo di ammorbidenti renda i tessuti quasi impermeabili per via della patina che si può creare sulla loro superficie. Ciò potrebbe ridurre l’efficacia del detersivo ma l’entità del fenomeno dipende comunque dalla composizione dell’ammorbidente stesso.

Alcuni ammorbidenti ecologici, ad esempio, non contengono petrolati, addensanti, coloranti e profumazioni sintetiche nel rispetto sia della nostra pelle che del Pianeta e sono formulati per non agire attaccandosi alle fibre dei tessuti oltre che per garantire la riduzione dell’impatto ambientale e della tossicità per gli animali acquatici.

Resta comunque vero che alcune persone possono risultare particolarmente sensibili all’impiego dell’ammorbidente per via di alcuni ingredienti contenuti nel prodotto verso cui abbiano manifestato delle reazioni allergiche. In questo caso si può rinunciare all’ammorbidente o, se occorre, scegliere un’alternativa come l’acido citrico.

Resta il fatto che i comuni ammorbidenti reperibili al supermercato possono contenere sostanze nemiche della pelle e dell’ambiente. Lo ha sottolineato Altroconsumo in un approfondimento di novembre 2015 dedicato proprio all’uso dell’ammorbidente.

Altroconsumo si sofferma sul fatto che non sempre gli ammorbidenti garantiscono gli effetti di profumo e morbidezza promessi dalle pubblicità e evidenzia che molti profumi e conservanti sono degli allergizzanti che possono causare irritazione alla pelle, soprattutto perché – essendo l’ammorbidente aggiunto all’ultimo risciacquo – restano nei tessuti e quindi più facilmente possono entrare a contatto con la nostra pelle.

Secondo Altroconsumo, si spendono in media 56 euro all’anno per l’ammorbidente, un prodotto di cui si può facilmente fare a meno, sia perché non sempre è efficace sia perché nella sua versione convenzionale è poco rispettoso della nostra salute e dell’ambiente. Anche Altroconsumo suggerisce l’acido citrico come sostituto ecologico dell’ammorbidente.

Di solito usate l’ammorbidente, ne fate a meno o scegliete delle alternative? Avete riscontrato delle problematiche di salute legate all’uso dell’ammorbidente?

Marta Albè

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