Mallo di noce: riflessi castani naturali per i capelli

Il mallo di noce è la parte interna della buccia che riveste le noci. Quando i frutti sono maturi, questa buccia è di colore verde, cominciando poi man mano a scurirsi per l'azione dei tannini presenti nella pianta, fino ad assumere la caratteristica colorazione marrone

Il mallo di noce è la parte interna della buccia che riveste le noci. Quando i frutti sono maturi, questa buccia è di colore verde, cominciando poi man mano a scurirsi per l’azione dei tannini presenti nella pianta, fino ad assumere la caratteristica colorazione marrone.

Dal mallo fresco delle noci giovani si ricava il liquore nocino. Se essiccato e polverizzato, invece, il mallo produce una polvere che può essere utilizzata a fini tintori per colorare il legno, i tessili e i capelli. La colorazione con mallo di noce è una tecnica antica, usata dai Persiani per tingere la lana destinata alla fabbricazione dei tappeti. Sui capelli il mallo di noce non rilascia un vero e proprio pigmento tintorio, ma un pigmento riflessante efficace per ottenere o accentuare i riflessi castani, scurendo i capelli biondi o castano chiari.

Mallo di noce, le proprietà

Il nome scientifico della noce è juglans regia, quindi nell’Inci lo trovate sotto la denominazione juglans regia shell powder oppure juglans regia seed coat powder. Se applicato sui capelli, il mallo di noce ha proprietà :

– lucidanti

– rinforzanti

– seboregolatrici

Come detto, attraverso ripetute applicazioni, il mallo di noce è in grado di scurire progressivamente i capelli chiari fino al raggiungimento di intense colorazioni brune/castagna.

Come preparare l’impacco tintorio con il mallo di noce

È sufficiente sciogliere la polvere in acqua calda, fino a formare un composto cremoso e omogeneo, della stessa consistenza dello yogurt. Aggiungendo un cucchiaino di bicarbonato, si riesce a rafforzare la colorazione rilasciata, poiché il mallo di noce predilige un ambiente basico. Attendete circa 15 minuti e poi procedete all’applicazione sui capelli puliti, non importa se asciutti o bagnati. Distribuite uniformemente sulla capigliatura e coprite con della pellicola trasparente o con una cuffia per preservare l’umidità della pastella, condizione necessaria per garantirne il potere tintorio.

I tempi di posa vanno da 20 minuti a 2 ore, a seconda dell’intensità di colorazione desiderata. Al termine, si consiglia di lavare i capelli con sola acqua, applicando una noce di balsamo per contrastare l’eventuale secchezza delle punte. Raccomandato il risciacquo acido, che svolge l’importantissima funzione di chiudere le squame del capello, lucidandolo e fissando al meglio il colore. Basta aggiungere una sostanza acida, quale ad esempio aceto o succo di limone, all’acqua dell’ultimo risciacquo.

Mallo di noce più hennè per coprire i capelli bianchi

Sui capelli già intensamente castani, invece, l’effetto del mallo di noce non incide sulla colorazione finale, riuscendo soltanto a riflessarli e conferendo al contempo maggior corpo e intensità alla tonalità di partenza. In presenza di capelli bianchi, inoltre, il mallo di noce non è in grado di garantirne la copertura, poiché contiene un pigmento riflessante e non pienamente tintorio. I bianchi trattati soltanto con questa polvere assumeranno una tinta leggermente ambrata destinata a svanire nel giro di pochi lavaggi. In questo caso, il mallo di noce può essere impiegato in combinazione con erbe dal potere tintorio più forte, prima fra tutti l’hennè.

Se utilizzato in combinazione con la lawsonia, il mallo di noce riesce a smorzane i riflessi ramati e aranciati, raffreddando il colore dell’hennè. Inoltre, questa combinazione garantisce una miglior presa e una maggiore durata nel tempo della tinta ottenuta. L’hennè infatti è l’unica erba tintoria in grado di legarsi permanentemente alla cheratina del capello, fungendo da vettore per le altre polveri tintorie. E soprattutto, in questo modo si garantisce anche una completa e uniforme copertura dei capelli bianchi.

Leggi anche: Hennè: tutto quello che devi sapere per tingere i capelli

MALLO DI NOCE: EFFETTO COPRENTE E CAPELLI CASTANI CON KATAM O INDIGO

In questo caso, comunque, i capelli, compresi i bianchi, assumeranno colorazione e sfumature rosse. Il mallo di noce, proprio perché riflessante, da solo non è sufficiente a far virare il colore rosso della lawsonia verso tonalità castane. Se si desidera questo tipo di tinta e al contempo c’è la necessità di coprire i capelli bianchi, il mallo di noce va usato in combinazione con l’hennè e un’erbetta tintoria dal potere scurente, vale a dire katam o indigo.

Leggi anche: Katam: l’“henné nero” che scurisce i capelli naturalmente

La lawsonia farà da mordente, assicurando anche la completa e soddisfacente copertura dei bianchi, la colorazione castana o bruna sarà rilasciata dal katam o dall’indigo, mentre il mallo di noce conferirà nuances più o meno ambrate o nocciolate, dando profondità e corpo alla tinta finale.

Su un castano medio, un buon mix potrebbe essere rappresentato da un impacco tintorio costituito al 30% da hennè, 40% di erbetta scurente e 30 di mallo di noce. Ma sono percentuali puramente indicative, da non prendere alla lettera. Il risultato finale dipenderà da una serie di fattori tra cui la tonalità di base, la percentuale di bianchi e la porosità del capello. Ogni capello è differente e non esistono regole universalmente valide. In caso di abbondante ricrescita bianca si può aumentare la percentuale di lawsonia, oppure se si desiderano tonalità più chiare si può diminuire la percentuale di indigo o katam.

Leggi anche: Indigo: la tintura naturale per capelli nero-blu

La cosa importante è che la quantità di erbetta scurente presente nel composto sia maggiore di quella del mallo di noce, perché sono rispettivamente il katam o l’indigo a tingere i capelli di castano. Il mallo di noce ha solo il potere di riflessare o di accentuare le sfumature ottenute. In ogni caso, prima di applicare la tinta fate sempre una prova su una ciocca di capelli nascosta, ad esempio dietro la nuca. In questo modo scongiurerete il rischio di colorazioni poco gradite.

Esistono in commercio diverse miscele denominate ‘nocciola‘ o ‘mallo di noce’. Si tratta di mix già pronti in cui la polvere di mallo di noce è combinata con l’henné e l’indigo. Generalmente si tratta di prodotti di buona qualità, ma controllate sempre l’Inci delle confezioni per verificare la purezza degli ingredienti. Deve essere riportato soltanto il nome scientifico delle singole erbe, senza aggiunta di coloranti o additivi chimici. Queste miscele sono indicate soprattutto a chi vuole risparmiare tempo. Altrimenti possono essere riprodotte in versione casalinga, col vantaggio di poter modulare meglio le percentuali delle singole erbe in funzione di diversi fattori, tra cui la colorazione iniziale e il risultato desiderato.

MALLO DI NOCE E CASSIA

Se invece non vi è la necessità di copertura dei capelli bianchi, ma si vogliono soltanto riflessare i capelli, conferendo sfumature più ambrate o nuances castagna, si può usare il mallo di noce in combinazione con la cassia. In questo modo il risultato finale sarà davvero notevole: verranno esaltate le sfumature brune e al contempo i capelli risulteranno voluminosi, lucenti, morbidi e setosi.

Leggi anche: Cassia: l’henné neutro che schiarisce e rinforza i capelli

La diversa tonalità dei riflessi dipenderà ovviamente sia dalla colorazione iniziale che dai tempi di posa. In pose brevi, l’impacco rilascerà riflessi ambrati, che risulteranno via via più scuri aumentando i tempi di posa. Ossidando la cassia per almeno 12 ore in ambiente acido, essa rilascerà dei riflessi dorati sui nostri capelli. Combinata al mallo di noce, la cassia ossidata può essere utile per ottenere tonalità castano dorate. L’unica accortezza da seguire riguarda il metodo di preparazione : il mallo di noce andrà macerato separatamente in acqua calda e un pizzico di bicarbonato. e aggiunto solo alla fine, poiché questa polvere predilige un ambiente basico.

Come si vede, le possibilità sono tante. Conoscendo le caratteristiche delle singole erbe tintorie e padroneggiandone le relative tecniche di preparazione, si possono ottenere risultati sempre unici e sempre differenti, all’insegna dell’antiserialità, della salute del capello, della bellezza e naturalezza dell’effetto finale. L’importante è avere voglia di sperimentare e non scoraggiarsi dopo la prima applicazione se magari il risultato non ci soddisfa pienamente. Conoscenza, esperienza e perseveranza sono le chiavi di accesso all’universo delle erbe tintorie.

Angela Petrella

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook