Allarme inquinamento delle acque reflue: colpa dei super batteri resistenti agli antibiotici

Gli impianti di depurazione in Italia non funzionano come si deve ed ecco un nuovo allarme inquinamento che riguarda le acque reflue, dove si accumulano nuove sostanze preoccupanti come i geni di resistenza agli antibiotici che potrebbero portare alla nascita di nuovi super batteri.

Gli impianti di depurazione in Italia non funzionano come si deve ed ecco un nuovo allarme inquinamento che riguarda le acque reflue, dove si accumulano nuove sostanze preoccupanti come i geni di resistenza agli antibiotici che potrebbero portare alla nascita di nuovi super batteri.

Lo hanno scoperto gli esperti del Gruppo di ecologia microbica dell’Ise-Cnr che hanno condotto uno studio che dimostra la presenza di geni di resistenza agli antibiotici e ai metalli pesanti nelle acque reflue urbane. I sistemi di depurazione non riescono a rimuovere queste sostanze che dunque rischiano di diffondersi nell’ambiente.

La ricerca si è svolta a Novara, Verbania e Cannobio. Gli esperti sperano che si possano progettare al più presto sistemi più efficaci per il trattamento delle acque reflue. È necessario che i sistemi di depurazione siano dotati di un trattamento specifico per rimuovere queste sostanze indesiderate.

Infatti la ricerca condotta dall’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche Ise-Cnr di Verbania Pallanza è nata proprio con l’intento di sviluppare nuovi sistemi di trattamento delle acque reflue che siano più efficienti.

Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista Water Research. A preoccupare gli esperti è il fatto che i geni di resistenza agli antibiotici siano presenti in quantità allarmanti. La resistenza riguarda gli antibiotici di uso comune sia per la nostra salute che nel settore veterinario.

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Il timore che dalla diffusione dei geni si sviluppino colonie di batteri super resistenti in grado di contagiare l’uomo. Al problema dell’abuso di antibiotici sia negli allevamenti che per il trattamento delle malattie umane si aggiunge dunque quello della cattiva gestione delle acque reflue che andrebbe decisamente migliorata.

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Ci si augura che i Ministeri dell’Ambiente e della Salute intervengano per agire su più fronti dato che il problema dell’antibiotico-resistenza è sempre più diffuso in Italia e nel mondo e può riguardare tutti i cittadini che hanno il diritto di essere tutelati.

Marta Albè

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