Depuratori a osmosi inversa: la bufala dell’acqua depurata

Acqua di rubinetto, nella maggior parte delle case degli italiani essa è perfettamente potabile. Allora per quale motivo si trovano in vendita e vengono pubblicizzati dei sistemi che promettono di eliminare da essa ogni residuo di pesticidi e di impurità? Si tratta nello specifico dei depuratori ad osmosi inversa, attrezzature piuttosto costose che si teme possano depurare l’acqua così tanto da privarla dei sali minerali benefici per l’organissimo in essa contenuti.

Depuratori a osmosi inversa, quanto sono utili? L’Acqua di rubinetto, nella maggior parte delle case degli italiani è perfettamente potabile. Allora per quale motivo si trovano in vendita e vengono pubblicizzati dei sistemi che promettono di eliminare da essa ogni residuo di pesticidi e di impurità?

Si tratta, nello specifico, dei depuratori ad osmosi inversa, attrezzature piuttosto costose che si teme possano depurare l’acqua così tanto da privarla anche dei sali minerali benefici per l’organissimo in essa contenuti.

È a partire da un simile presupposto che Matteo Viviani, della trasmissione televisiva “Le Iene”, ha deciso di provare a chiarire la questione, per comprendere se i depuratori ad osmosi inversa non costituiscano altro che l’ennesima bufala proposta ai consumatori, premendo soprattutto sul tasto della paura legata alla possibilità di attingere dal proprio rubinetto ad acqua contaminata e non potabile.

Matteo Viviani, con la collaborazione di due complici, ha deciso di provare ad approfondire il reale funzionamento dei depuratori ad osmosi inversa. Si tratta di particolari dispositivi che venivano impiegati, ad esempio, da parte dell’esercito statunitense, al fine di rendere potabile l’acqua dei fiumi. Dunque, se l’acqua delle nostre case è già potabile, perché utilizzarli?

Vi sarebbero purtroppo nel nostro Paese alcune aziende capaci di spingersi a proporre i depuratori ad osmosi inversa a comuni cittadini, facendo leva sulla paura di ingerire acqua impura prelevata dal rubinetto di casa. Un depuratore ad osmosi inversa, secondo quanto rivelato tramite il servizio di “Le Iene”, non contribuirebbe che ad impoverire l’acqua già perfettamente potabile presente presso le nostre abitazione. È inoltre importante ricordare che i dati relativi alla potabilità dell’acqua vengono solitamente resi pubblici dai Comuni e che è dunque opportuno recarsi presso gli sportelli comunali locali per eventuali chiarimenti in merito, in caso di dubbi.

Nel video di “Le Iene”, Matteo Viviani assiste ad un esperimento di elettrolisi, attuato al fine di dimostrare quanto l’acqua domestica sia impura. In realtà si tratterebbe di un inganno, stando alle analisi in seguito richieste da parte dello stesso Viviani, che hanno interessato l’acqua sia prima che dopo il trattamento tramite il depuratore ad osmosi inversa.

Visualizzando il filmato, è possibile rendersi conto delle tecniche di vendita utilizzate da parte dei rappresentanti di depuratori ad osmosi inversa per convincere i potenziali clienti. Si tratta di tecniche che tendono ad incutere timore e a dipingere la normale acqua di rubinetto come dannosa per la salute, a lungo andare. La soluzione? Naturalmente, i depuratori ad osmosi inversa proposti dai venditori stessi. I test in seguito effettuati (su acqua di rubinetto, acqua di rubinetto sottoposta ad elettrolisi ed acqua trattata tramite il depuratore ad osmosi inversa) indicano però come, se l’acqua è potabile, sia inutile trattarla.

L’acqua di rubinetto non contiene alcuna sostanza pericolosa, altrimenti non verrebbe erogata. Durante il processo di elettrolisi, i rappresentanti utilizzano degli strumenti che portano l’acqua di rubinetto ad intorpidirsi, formando della ruggine, la cui presenza viene utilizzata per incutere timore nei potenziali acquirenti di depuratori ad osmosi inversa. Tramite tali depuratori si otterrebbe in realtà dell’acqua non potabile acqua demineralizzata nello specifico – adatta ad essere utilizzata in ferri da stiro o batterie delle auto, ma non ad essere bevuta per periodi prolungati.

I depuratori ad osmosi inversa servirebbero dunque per potabilizzare l’acqua in casi estremi, per desalinizzare l’acqua di mare, ma non per l’acqua di rubinetto, che, essendo già potabile, verrebbe privata di importanti sali minerali, ed il suo consumo quotidiano prolungato diventerebbe dannoso per la salute, privando il nostro organismo di sostanze ad esso estremamente utili, come calcio e potassio. Continuiamo dunque a bere acqua di rubinetto – contribuendo così ad evitare l’accumulo di bottiglie di plastica o vetro provenienti dal suo acquisto – in tranquillità e non lasciamoci ingannare.

Per vedere il servizio completo clicca qui

AGGIORNAMENTO: guarda il servizio sui chiarimenti effettuati dallo stesso Viviani dopo i reclami giunti nella redazione delle Iene. In particolare si precisa che è possibile regolare il livello dei sali da eliminare e quindi evitare di rendere l’acqua completamente distillata. QUI il video

Marta Albè

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