Gli esseri umani stanno causando il più grande cambiamento idrologico di sempre, parola della NASA

L’acqua è diventata un bene di lusso ed è solo colpa nostra. Questa la triste conclusione alla quale è arrivato un recente studio condotto dalla Nasa, sulla base dei dati ottenuti nel corso della missione Grace (Gravity Recovery and Climate Experiment), raccolti dal 2002 al 2016

L’acqua è diventata un bene di lusso ed è solo colpa nostra. Questa la triste conclusione alla quale è arrivato un recente studio condotto dalla Nasa, sulla base dei dati ottenuti nel corso della missione Grace (Gravity Recovery and Climate Experiment), raccolti dal 2002 al 2016.

L’acqua dolce si trova in laghi, fiumi, suolo, neve, acque sotterranee e ghiaccio ed è una delle risorse più importanti della Terra, per l’acqua potabile e l’agricoltura, e che ha ripercussioni anche sulle condizioni igieniche e quindi sulla salute pubblica.

Ma i cambiamenti climatici, dovuti prevalentemente alle attività umane, e il suo consumo insostenibile hanno reso questa indispensabile risorsa accessibile a pochi.

Un gruppo di ricerca dello Space Flight Center della NASA (Usa), ha utilizzato 14 anni di osservazioni dalla missione spaziale Grace per tracciare l’andamento sulla disponibilità di acqua dolce in 34 regioni intorno al mondo e ha dimostrato che questa sta cambiando molto e molto rapidamente.

Mentre le riserve idriche di alcune regioni sono relativamente stabili, altre hanno registrato aumenti o diminuzioni. E, oltretutto, le zone umide stanno diventando sempre più umide, mentre quelle più aride stanno diventando sempre più aride. Un disastro ambientale che sta “concentrando” l’acqua solo in alcune zone del pianeta.

“Quello a cui stiamo assistendo è un grande cambiamento idrologicospiega Jay Famiglietti del Jet Propulsion Laboratory della NASA, co-autore del lavoro e collaboratore della missione GRACE – Osserviamo un tipico andamento nel quale le zone umide del mondo diventano più umide, quelle alle più alte latitudini e ai tropici – mentre le aree secche si inaridiscono sempre di più. In queste zone osserviamo inoltre anche diversi “punti caldi” dovuti all’esaurimento delle falde acquifere.

Famiglietti ha osservato che, mentre la perdita di acqua in alcune regioni, come lo scioglimento dei ghiacci e dei ghiacciai alpini, è chiaramente determinata dall’aumento delle temperature sul pianeta, ci vorrà più tempo e dati per determinare le forze trainanti dietro altri schemi di cambiamento delle acque dolci.

acqua emergenza nasaFoto: Nature

Cambiamenti della disponibilità d’acqua sulla Terra: solo le zone verdi sono probabilmente meno soggette ai cambiamenti climatici e al diretto intervento umano

Comunque qualche ipotesi è stata formulata. È indubbio infatti che i livelli delle acque sotterranee sono sensibili a cicli di siccità o condizioni di pioggia persistenti, ma anche il pompaggio di acque sotterranee per usi agricoli manifesta un contributo significativo all’esaurimento delle acque dolci in tutto il mondo.

I ricercatori ritengono quindi che una tale combinazione è stata probabilmente la causa, per esempio, del significativo esaurimento delle acque sotterranee osservato nella Central Valley della California dal 2007 al 2015. Si parla di una perdita pari a 4 miliardi di tonnellate d’acqua, che riempirebbero senza problemi 400.000 piscine olimpioniche. Quando i cicli naturali hanno portato a una minore quantità di precipitazioni e hanno ridotto il manto nevoso e le acque superficiali, infatti, le persone hanno fatto affidamento sulle falde acquifere più pesantemente.

Il problema della disponibilità d’acqua non è (purtroppo) una novità. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unicef, pubblicato nel 2017, circa il 30% della popolazione mondiale, pari a 2,1 miliardi di abitanti, non ha accesso continuato e sicuro all’acqua potabile, mentre ben il 60% della popolazione (4,4 miliardi di persone) non ha accesso a servizi igienici adeguati.

Lo studio della Nasa, pubblicato su Nature, si configura quindi come una triste conferma e allerta sul futuro, che, senza un cambiamento di rotta, non potrà che peggiorare. L’emergenza acqua è realmente una delle sfide ambientali del secolo, che tutti insieme siamo chiamati a vincere.

Per altre informazioni sul problema dell’acqua nel mondo leggi anche:

Roberta De Carolis

Foto di copertina: NASA’s Scientific Visualization Studio

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