I consigli per scegliere il sapone sano e naturale

Come riconoscere un sapone naturale e perché utilizzarlo? Proviamo a rispondere insieme a questa domanda molto importante per chi decide di evitare i saponi di tipo industriale e di preferire saponi naturali, contenenti ingredienti vegetali, ancore meglio se di origine biologica e privi di conservanti, di profumi sintetici e di sostanze allergizzanti.

Come riconoscere un sapone naturale e perché utilizzarlo? Proviamo a rispondere insieme a questa domanda molto importante per chi decide di evitare i saponi di tipo industriale e di preferire saponi naturali, contenenti ingredienti vegetali, ancore meglio se di origine biologica e privi di conservanti, di profumi sintetici e di sostanze allergizzanti.

I saponi naturali possono essere acquistati in erboristeria, in alcuni negozi del commercio equo, nei punti vendita del biologico, online ed a volte anche al supermercato, qualora vi sia un ancolo dedicato ai prodotti ecologici. Altrimenti possono essere preparati in casa con un po’ di attenzione e con l’impiego di soli tre ingredienti. L’autoproduzione vi darà il vantaggio di conoscere perfettamente gli ingredienti contenuti nel vostro sapone, di aromatizzarlo a piacere con gli oli essenziali, oltre che di creare saponi di diverse misure, comodi da tenere accanto al lavandino o da portare con sé in viaggio o fuori casa.

Nel corso degli ultimi anni la diffusioni di saponi e detergenti antibatterici, in vendita sia nella grande distribuzione che nelle farmacie, è stata legata alla crescita di timori riguardanti possibili contagi da parte di germi e batteri dai quali proteggersi prontamente lavando o detergendo frequentemente le mani, con l’unica conseguenza di dirigersi verso abitudini igieniche probabilmente esagerate, ponendo inoltre la propria pelle a contatto con alcol ed altre sostanze potenzialmente aggressive contenute in alcuni prodotti.

Alcune di esse, come il triclosan, sono state considerate quanto a nocività come pari a pesticidi da parte dell’EPA (Environmental Protection Agency). Il triclosan è però attualmente ancora presente anche nel nostro Paese in numerosi prodotti, come saponi, detergenti liquidi, prodotti per l’igiene intima, dentifrici e collutori prodotti per l’igiene della casa e antibatterici. Il triclosan viene utilizzato nella produzione di detergenti in qualità di potente antibatterico, pur essendo stato posto sotto accusa come interferente endocrino e come sostanza deleteria per la salute del cuore e dell’apparato scheletrico. L’EPA non ha ancora bandito l’impiego di triclosan negli Stati Uniti, ma lo ha decretato come agente inquinante nocivo per la fauna acquatica.

L’utilizzo di saponi antibatterici eccessivamente aggressivi può essere considerato nocivo per il sistema immunitario, la cui azione specifica nei confronti della presenza dei batteri potrebbe essere indebolita da un’eccessiva asetticità. Per potersi lavare le mani fuori casa evitando i classici antibatterici o i saponi industriali presenti nei bagni pubblici, sarà possibile portare con sé una piccola saponetta o un flaconcino riutilizzabile e ricaricabile contenente del sapone liquido biologico e eco-friendly.

Se si desidera un’azione antibatterica naturale, è possibile aggiungere al sapone liquido, o alla preparazione del sapone solido, alcune gocce di olio essenziale di tea-tree. In alternativa è possibile acquistare detergenti biologici e naturali che lo contengano. Esso è indicato in etichetta come “melaleuca alternifolia leaf oil”. Prima dell’acquisto ricordate di controllare sempre l’etichetta del vostro sapone per verificare che esso sia composto da ingredienti il più possibile naturali e non nocivi e preferibilmente privo di conservanti di sintesi, profumi sintetici e allergeni. Per poter effettuare tale operazione, vi potrebbe essere utile tenere a portata di click il Biodizionario.

Marta Albè

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