Fosfati nei detersivi per il bucato: la Commissione Europea ci dà un taglio a partire dal 2013

La UE mette al bando i fosfati nei detersivi per il bucato a partire dal 2013.

Tagliare drasticamente l’uso di fosfati soprattutto nei detersivi tessili e per il bucato. Questa la proposta della Commissione Europea, secondo la quale: “Il progetto di regolamento punta a ridurre la quantità di fosfati che si ritrova nelle acque reflue e a migliorare la qualità dell’acqua. Questo progetto non riguarda i detergenti destinati alle lavastoviglie automatiche o quelle utilizzate a livello professionale, perché delle soluzioni di sostituzione realizzabili sul piano tecnico ed economico non sono ancora disponibili nell’insieme dell’Ue. Gli Stati membri restano tuttavia liberi di regolamentare il tenore in fosfati di questi detergenti in circostanze specifiche”.

Ma perché l’Ue ce l’ha tanto con i fosfati?

Perché i fosfati e i nitrati – essendo scaricati soprattutto in mare – contribuiscono notevolmente all’aumento delle sostanze nutritive, facendo crescere e sviluppare in modo abnorme le alghe marine, provocando così enormi danni all’ecosistema.
Questo tipo di fenomeno – oggi purtroppo molto diffuso anche nei laghi – si chiama tecnicamente eutrofizzazione, ma viene identificato sempre più spesso – e più semplicemente – come “marea rossa” o “marea verde”, a seconda del colore delle alghe.

I casi europei più eclatanti e preoccupanti di eutrofizzazione si sono registrati nelle acque del Danubio e nel Mar Baltico, dove la quantità massiccia di fosfati derivanti dai detersivi gettati in mare hanno raggiunto il 16% nel fiume e il 24% nel mare.
Tra le cause principali ci sono naturalmente i fosfati utilizzati in agricoltura, ma quelli derivanti dall’uso di detergenti domestici rappresentano comunque la terza causa del fenomeno delle alghe giganti.

Il progetto di regolamento – ha spiegato l’UE in una nota mira ad armonizzare le misure nell’insieme degli Stati membri dell’Ue. È nell’interesse dell’Unione europea e dei Paesi vicini che la qualità dell’acqua nell’Ue sia la più elevata possibile e che sia evitata l’eutrofizzazione. Alcuni Stati membri dell’Ue hanno già istituito delle restrizioni nazionali che prevedono dei valori limite differenti, mentre altri contano su un’azione volontaria dei produttori dei detergenti. In alcune regioni, le misure prese singolarmente dai Pesi non sono sufficienti per mantenere la qualità dell’acqua ad un livello accettabile”.

Intanto, per il 2013 è stato fissato un tetto ai composti del fosforo: “Alcune soluzioni previste per i la sostituzione dei fosfati possono ugualmente contenere del fosforo, ma sotto una forma chimica differente – ha spiegato la Commissione Ue – suscettibile di causare dei problemi ambientali in caso di utilizzo a concentrazioni più elevate. In conseguenza, il regolamento propone di limitare il tenore del fosforo all0 0,5% del peso totale del prodotto in tutti i detergenti tessili sul mercato dell’Ue. Questa disposizione si applicherà a partire dal primo gennaio 2013, in maniera da permettere ai produttori di detergenti di minimizzare i costi derivanti dalla modifica della composizione dei detergenti tessili in un ciclo di vita normale del prodotto”.

E per il 2014 – a quanto pare – verranno rivisti anche i regolamenti sui detersivi per le lavastoviglie.

Verdiana Amorosi

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