Da Ecolight, il Museo virtuale del Riciclo

Ecolight, uno dei maggiori consorzi per la gestione dei Raee (riciclo dei rifiuti elettronici), ha lanciato, così, il Museo del Riciclo, uno spazio virtuale che raccoglie oggetti e installazioni realizzati con i rifiuti (elettronici e non), una vetrina aperta a tutti sia per ammirare che per presentare le piccole grandi opere frutto dell'arte del riciclo.

Il riciclo creativo lo sappiamo bene, è ormai un arte. E come tale ha da oggi il suo museo in cui tutti possono mettere in mostra le proprie creazioni, nate dal recupero dei materiali. Ecolight, uno dei maggiori consorzi per la gestione dei Raee (riciclo dei rifiuti elettronici), ha lanciato, così, il Museo del Riciclo, uno spazio virtuale che raccoglie oggetti e installazioni realizzati con i rifiuti (elettronici e non), una vetrina aperta a tutti sia per ammirare che per presentare le piccole grandi opere frutto dell’arte del riciclo.

Come è possibile leggere sulla mission del progetto “Il Museo si propone di raccogliere le testimonianze di coloro che, attraverso un’idea, danno nuova vita agli oggetti da buttare. Il risultato può essere un quadro o un’istallazione, un oggetto di design o uno strumento musicale, oppure ancora una maglia da indossare. La creatività non sembra conoscere limiti quando si tratta di reinventare un oggetto destinato alla discarica: tra provocazioni, soluzioni di arredo e vere opere d’arte, il ‘riciclo’ trova spazio in moltissime forme e risultati“.

Ed è con questa filosofia che in questo spazio diviso in cinque sezioni, sono esposti e presentati diversi lavori di oltre una trentina di artisti e creativi che riciclano i rifiuti per comporre le loro produzioni e per i quali riciclarle risulta utile all’ambiente e al tempo stesso è molto decorativo. Arte, Design, Architettura, Moda e Musica: queste la categorie in cui è suddiviso il sito e nella quale abbiamo ritrovato “nostre vecchie” conoscenze, come gli strumenti dei Riciclato Circo musicale, le eco t-shirt di Alessandro Acerra o le Key bags di Joao Sabino. Accomunate dal minimo comun denominatore del riciclo e della risemantizzazione delle vecchie cose.

Come opera del mese e di lancio è stata scelta la “Lucetrice” di Camillo Fiore, una lampada che nasce dal riciclo di schede elettroniche utilizzate per la produzione di lavatrici che, se gettate tra i rifiuti urbani, sono altamente inquinanti perché hanno un alto contenuto di piombo. L’opera ha partecipato alla prima edizione del premio internazionale di pittura e design “Rifiuti in cerca d’Autore“, promosso da Salerno in Arte vincendo il primo premio della Sezione Design.

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Secondo quanto ha dichiarato il presidente di Ecolight Walter Camarda riferendosi al lancio del museo virtuale, “Creiamo un mondo più pulito, i rifiuti prendono nuova vita e diventano arte. L’esperienza che abbiamo maturato nell’ambito della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche è alla base di questo progetto. I raee non sono solamente competenza dei produttori e degli importatori, e di conseguenza dei consorzi che da queste aziende sono nati, ma di tutti. La cura dell’ambiente passa infatti da attenzioni che ciascuno può e deve adottare“.Il Museo del Riciclo nasce dunque per sensibilizzare i cittadini ai temi ambientali, “una finestra per approcciare un universo che è in costante e pieno sviluppo” come sostiene Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, perché “il riciclo, in quanto buona pratica, è una forma d’arte capace di insegnare a rispettare maggiormente l’ambiente“.

Un vero e proprio catalogo della creatività a cui tutti possono contribuire. E allora pronti a far ammirare a tutti la vostra opera d’arte?

Gloria Mastrantonio

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