Questi 10 accorgimenti ti faranno risparmiare acqua quando innaffi piante e orto (la quarta non l’hai mai sentita!)

A fronte della grave siccità che sta colpendo il nostro Paese, è necessario adottare nuove abitudini per la cura delle piante e dell'orto: ecco come fare la differenza con pochi semplici gesti

La bella stagione deve ancora arrivare, ma una grave crisi idrica sta attanagliando il nostro Paese già dallo scorso inverno, a causa di scarse piogge e temperature ben al di sopra della media stagionale.

La situazione che stiamo vivendo, e che si prevede peggiorerà nei prossimi mesi, mette in allarme la comunità scientifica, ma preoccupa anche gli agricoltori, che non sanno come irrigare i propri campi, e molte amministrazioni comunali, che già sono costrette a utilizzare autobotti per portare l’acqua nelle case dei cittadini.

In questo contesto irrigare il giardino, le piante in vaso o il proprio piccolo orto rappresenta uno spreco di risorse idriche che non possiamo assolutamente permetterci.

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Per venire incontro ai numerosi italiani che ogni giorno si dedicano alla cura del verde privato (stando ai dati recenti, si tratta del 45% della popolazione del nostro Paese), Coldiretti ha messo a punto un vademecum per non sprecare acqua quando si irriga.

In un momento di gravissima emergenza è necessario che le risorse idriche vengano concentrate sull’uso umano e su quello agricolo – sottolinea Coldiretti – ma con alcuni piccoli aggiornamenti è possibile aiutare anche le piante su orti e terrazzi a resistere, in attesa della sospirata pioggia.

Il decalogo salva-orto di Coldiretti

  1. Ricicliamo l’acqua di cottura di pasta, riso e verdure per innaffiare e concimare il terreno: durante il processo di cottura, questi alimenti rilasceranno nell’acqua vitamine, sali minerali e altre sostanze utilissime per le piante. Allo stesso scopo può essere utilizzata anche l’acqua con cui puliamo la caffettiera: i residui di caffè sono un ottimo concime per il terreno.
  2. Raccogliamo l’acqua con la quale, in doccia, ci sciacquiamo prima di insaponarci: si tratta di acqua sostanzialmente pulita e priva di sostanze chimiche che possiamo utilizzare per bagnare le piante.
  3. Per le nostre piante in vaso, utilizziamo sempre dei sottovasi: sono utilissimi per raccogliere l’acqua in eccesso esito dell’innaffiatura, che possiamo riutilizzare per altre piante.
  4. Per mantenere alta l’umidità del terreno, possiamo coprire il terriccio delle nostre piante in vaso con della semplice paglia: si tratta di un sistema naturale conosciuto anche dai nostri nonni, che possiamo mettere in pratica per non sprecare acqua.
  5. Utilizziamo appositi gel trattieni-acqua per il lento rilascio del liquido nel terreno (si acquistano nei negozi di articoli per il giardinaggio).
  6. Soprattutto nei giorni di maggiore calura, ricordiamoci di sollevare i vasi da terra e di creare una intercapedine fra la base del vaso e il pavimento per farm passare aria e ridurre la trasmissione del caldo dalla pavimentazione. Farlo è semplicissimo: possiamo utilizzare dei tappi in plastica o delle stecchette di legno.
  7. Costruiamo in casa dei sistemi di irrigazione a goccia, che mantengano il terreno sempre moderatamente idratato senza sprechi di acqua.
  8. La sera è il momento migliore per innaffiare: con la temperatura più fresca, l’acqua non evaporerà troppo velocemente e il terreno resterà umido più a lungo: inoltre, in questo modo si evita l’effetto lente dell’acqua su foglie e ortaggi che li può bruciare.
  9. Ricordiamoci di spostare i vasi dai balconi e dalle terrazze nel corso della giornata, evitando che rimangano esposti alla luce diretta del sole.
  10. Infine, utilizziamo ombrelloni, tende in tessuto e altri sistemi ombreggianti nelle ore più calde e quando è maggiore l’insolazione per ridurre l’evapotraspirazione delle piante e l’allessatura degli ortaggi.

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Fonte: Coldiretti

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