Come e perché nebulizzare le piante d’appartamento e da esterni

Come difendere le piante d'appartamento dal caldo, dal riscaldamento e dal condizionatore attraverso la nebulizzazione di acqua attorno alle chiome.

Ogni pianta ha le proprie esigenze in fatto di clima. Ad esempio, alcune piante amano essere nebulizzate e crescono meglio in ambienti molto umidi, mentre altre vengono danneggiate vaporizzando acqua sulle foglie. Quando sarebbe meglio nebulizzare le piante e quando invece è assolutamente sconsigliato?

Perché nebulizzare le piante

Sebbene le piante siano in grado di adattarsi anche a situazioni estreme, ognuna di esse ha specifiche esigenze legate all’ambiente.
Cercare di ricreare le condizioni ambientali ottimali aiuta le nostre piante d’appartamento e d’esterni  a crescere rigogliose e a riuscire a difendersi meglio dall’attacco di parassiti e patogeni.

Un aspetto molto importante che influenza lo sviluppo delle piante è il grado di umidità dell’aria. Alcune specie, infatti, prediligono ambienti particolarmente umidi.

Tra queste rientrano sicuramente le piante tropicali, abituate a vivere in habitat dove l’umidità è elevata.
Per aumentare il livello di umidità nell’ambiente si ricorre normalmente alla nebulizzazione, una pratica che consente alle piante di sopportare meglio il caldo durante l’estate e di resisterere maggiormente al riscaldamento nei mesi freddi.

La nebulizzazione non è però gradita a tutte le piante: alcune vengono danneggiate dalla presenza di acqua sulle foglie ed è meglio ricorrere a metodi diversi per aumentare il grado di umidità ambientale.

Quali piante vanno nebulizzate

Non tutte le piante amano essere nebulizzate: alcune prosperano in ambienti umidi, altre preferiscono un clima più secco.

Le piante tropicali vivono normalmente in habitat umidi e sono quelle che più gradiscono alti livelli di umidità nell’aria.

Un ambiente con un’umidità del 30-40% farà crescere in modo rigoglioso filodendri e spatifillio, ma anche felci, fittonie e palme.

Sì alla nebulizzazione delle foglie anche per anthorium, afelandra, croton, pilea e begnonie, che apprezzano molto gli ambienti umidi. A gradire la vaporizzazione sono anche la dracena, il syngonium e la schefflera.

Piante arredamento

Sono tutte piante molto comuni nei nostri appartamenti e la maggior parte di loro purifica anche l’aria di casa.

Alcune piante non gradiscono la vaporizzazione

Alcune piante, pur amando gli ambienti umidi, non vanno nebulizzate perché l’acqua rovinerebbe le foglie formando macchie permanenti.

Tra le varietà vegetali con cui è meglio non usare lo spruzzino, troviamo tutte quelle che presentano peli sulla lamina fogliare – come la viola africana – e le piante che hanno la cuticola particolarmente cerosa.

Non vanno vaporizzate nemmeno le piante grasse e quelle succulente, che marciscono in ambienti troppo umidi.

Altre specie che non gradiscono essere nebulizzate sono le orchidee, la yucca, il falangio, il photos e la pianta mangiafumo (Beaucarnea recurvata).

falangio cover

Per garantire la giusta umidità ambientale a queste piante, è meglio collocare una ciotola con dell’acqua nei pressi dei vasi, ricordandosi di sostituire l’acqua ogni giorno per evitare di attirare le zanzare.

Un altro modo per per aumentare il livello di umidità e creare un ambiente confortevole per queste specie vegetali è quello di collocare le piante vicine tra loro, senza ammassarle.

Altra soluzione ancora più efficace è di sistemare queste piante negli ambienti più umidi della casa come il bagno.

Come e quando vaporizzare le piante

Per vaporizzare le piante, l’acqua va nebulizzata con uno spruzzino, così da creare goccioline molto piccole, simili alla nebbia.

Le foglie infatti non devono grondare: la nebulizzazione deve avvenire intorno alle chiome delle piante, senza bagnare eccessivamente le foglie.

Non vanno bagnati o nebulizzati i fiori eventualmente presenti sulla pianta e bisogna evitare che l’acqua si accumuli alla base delle foglie, perché potrebbe danneggiarle in modo irreversibile.

Per nebulizzare le piante è preferibile utilizzare acqua piovana o demineralizzata, così che non si formi calcare sulla lamina fogliare. Per non sottoporre le piante a eccessivi sbalzi temici, l’acqua deve essere sempre a temperatura ambiente, né troppo calda né troppo fredda,

L’acqua può essere vaporizzata sulle piante anche tutti i giorni, sia d’estate per proteggerle dal caldo eccessivo o dall’azione deumidificante del condizionatore sia d’inverno quando i riscaldamenti sono accesi.

Le piante vanno nebulizzate sempre al mattino e non devono essere esposte ai raggi solari diretti nelle ore successive.

Una o due volte l’anno è possibile lavare le foglie delle piante sistemandole nella doccia o nella vasca: questa procedura pulirà le foglie da polvere e sporco e aiuterà a prevenire gli attacchi di acari e parassiti.

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