Ecco quando la menta può essere velenosa (e come non correre rischi)

Esiste una varietà di menta che può rivelarsi pericolosa per la nostra salute: ecco qual è e come non correre rischi nel consumarla

La menta è una delle piante aromatiche più apprezzate e utilizzate – soprattutto nella bella stagione, quando diventa indiscussa protagonista di granite, gelati e sorbetti.

Possiamo osservare la menta crescere spontaneamente nei campi e nei giardini, ma attenzione a raccoglierla e consumarla: potrebbe essere velenosa e quindi molto pericolosa per la nostra salute.

Una conoscenza superficiale delle piante potrebbe farci cadere nel tranello e non farci riconoscere una varietà di menta da non consumare: la menta romana.

Perché la menta romana fa male

La varietà di menta più famosa e utilizzata in cucina è certamente la menta piperita (Mentha Piperita), ma anche la menta romana (Mentha pulegium) è molto presente nelle preparazioni dolci e salate – soprattutto quelle tipiche del Lazio – nonostante la sua tossicità.

Nota anche come mentuccia, la menta romana possiede infatti un principio attivo tossico presente in altissima concentrazione che altre varietà di questa pianta (la piperita, la longifoglia o il mentastro) non hanno.

Già in antichità erano note le proprietà tossiche di questa pianta, come dimostra il suo nome scientifico: “pulegium”, infatti, deriva dal latino “pulex” (pulce), visto che in antichità la pianta era usata come antiparassitaria.

La mentuccia, quindi, va evitata tassativamente? No, va consumata con moderazione: utilizzarne qualche fogliolina per arricchire di sapore i nostri piatti preferiti non ha conseguenze per la nostra salute.

Al contrario, è meglio evitare di preparare infusi e decotti a base di mentuccia, come anche di ingerire l’olio essenziale di questa pianta: in questi preparati, la tossina velenosa sarebbe molto concentrata e rappresenterebbe un pericolo per la nostra salute.

Menta e mentuccia: differenze

Menta piperita e menta romana appartengono alla stessa famiglia, ma le due varietà hanno fra loro delle differenze. Come distinguere le due piante se le troviamo all’interno di un giardino o di un prato?

La menta piperita è caratterizzata dalla presenza di fiori tondeggianti violacei; al contrario, la mentuccia ha infiorescenze tubolari verticali, simili a quelle della lavanda.

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