Il Superbonus 110% ha generato un valore economico pari a 124,8 miliardi di euro, calcolato l’impatto sociale e ambientale della misura

Il Superbonus 110% ha avuto un ritorno economico non indifferente. Ogni beneficiario potrà risparmiare fino a 500 euro annui in bolletta, ma i vantaggi sono anche sull'ambiente e sul mondo del lavoro

Alla fine, come sappiamo bene, il dibattutissimo Superbonus 110% si è rivelato un flop, visto che tantissimi italiani sono rimasti con l’amaro in bocca a seguito della cancellazione della misura da parte del Governo. Eppure, questa agevolazione fiscale si è rivelata vantaggiosa sotto diversi punti di vista. Non solo perché permette un risparmio in bolletta non indifferente, ma per l’impatto che ha avuto a livello sociale e ambientale.

A calcolare gli effetti della misura la società di consulenza Nomisma, su commissione dell’associazione di categoria del mondo edile Ance Emilia Area centro. I numeri venuti fuori da questo primo bilancio sono sorprendenti.

Il Superbonus 110%, infatti, ha prodotto un valore economico di 124,8 miliardi di euro, pari al 7,5% del PIL (Prodotto interno lordo) del Paese. “Ogni euro investito dallo Stato ne ha generati 3” spiega Nomisma.

Superbonus 110%: risparmi in bolletta e vantaggi per l’ambiente

Per ogni beneficiario è stato calcolato che l’investimento statale consentirà di generare un risparmio annuo medio in bolletta di ben 500 euro. Ma non solo. Il Superbonus 110% porta anche ad una serie di benefici sull’ambiente, contribuendo quindi alla transizione ecologica del Paese.

Il settore delle costruzioni, infatti, è uno dei maggiori produttori globali di CO2, responsabile di circa un terzo delle emissioni globali, per cui il bonus edilizio ha già consentito di contenere in maniera significativa l’impronta ecologica dei cantieri con una riduzione di 979mila tonnellate di CO2, pari ad un risparmio di CO2 del 46,4% con 3 salti di classe energetica.

Oltre a ciò, la misura sta rappresentando quasi il 50% dell’incremento di potenza rinnovabile (fotovoltaico/pannelli solari) installata sul parco immobiliare italiano in termini di numero di interventi: grazie a tale strategia, sono stati immessi in consumo ben 106 milioni di kW annui di energie rinnovabili, con una previsione di inserimento di ulteriori 37 milioni per i cantieri ancora in attivazione, dimostrando l’irrinunciabilità di questa strategia. – sottilinea Ancea Emilia Area centro

Infine, il Superbonus opera esclusivamente sul patrimonio immobiliare esistente, producendo effetti positivi sul contenimento di consumo di suolo e minori investimenti sulla realizzazione di servizi e infrastrutture collegate: il risultato di questi vantaggi è quantificabile in 15,3 miliardi di euro complessivi.

I benefici sull’occupazione e i vantaggi per le famiglie

La misura statale ha avuto anche un impatto non indifferente sul mondo del lavoro: come evidenziato nella ricerca, i 38,7 miliardi di euro già investiti hanno comportato un aumento di occupazione nel settore delle costruzioni per un totale di 634mila occupati. Per quanto riguarda i cittadini, invece, anche se l’agevolazione ha favoriro principalmente ceti medio-alti, ben 483mila famiglie con reddito medio-basso (sotto i 1.800 euro) hanno avuto l’occasione di effettuare lavori di riqualificazione energetica profonda nella propria abitazione a costo zero.

Insomma il Superbonus non è affatto denaro gettato al vento, come sostenuto da qualcuno. Peccato, però, che la misura sia stata bloccata e che migliaia di famiglie che avrebbero voluto usufruirne sono rimaste a bocca asciutta…

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Fonte: Ance Emilia Area centro 

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