Cohousing: vivere insieme nel bosco, alle porte di Torino (FOTO)

Cohousing nel bosco. Condividere vita ed esperienze immersi nella Natura può sembrare un sogno irrealizzabile ma non è così. A due passi da noi, a Torino, è stato presentato un nuovo progetto di cohousing nel bosco, ideato dall'associazione CoAbitare in collaborazione con la cooperativa Sumisura

Cohousing nel bosco. Condividere vita ed esperienze immersi nella Natura può sembrare un sogno irrealizzabile ma non è così. A due passi da noi, a Torino, è stato presentato un nuovo progetto di cohousing nel bosco, ideato dall’associazione CoAbitare in collaborazione con la cooperativa Sumisura.

Il bosco in questione è quello di Reaglie e diventerà il palcoscenico di una nuova esperienza di coabitazione, basata su condivisione di momenti di vita e di risorse immersi nella natura, pur rimanendo a due passi dalla città.

La casa individuata è un’antica vigna del ‘700, un edificio che sorge all’interno di uno dei più grandi parchi privati nel comune di Torino, con un’area di 88000 mq, a circa 5 km di distanza dal centro della città. Il parco vanta diversi punti di forza, sia sotto il profilo agricolo ed energetico che per iniziative socio-culturali.

Essendo formato da un unico corpo con una tipica “casa di famiglia”, si adatta perfettamente all’idea di cohousing, favorendo la condivisione di momenti di vita e di risorse. L’abitazione misura circa 600 mq ed è suddivisi in 5 appartamenti, a cui si aggiungono circa 250 mq di locali accessori (androne, box, magazzino, tettoia, legnaia), una cantina da 70 mq e una soffitta, più uno spiazzo utilizzabile come parcheggio.

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Il progetto appena presentato punta a rimodulare la casa in 6/7 unità abitative migliorandone l‘efficienza energetica.

“Relativamente agli spazi comuni coperti, l’idea attuale coinvolge: una cucina (per cene in comune, feste, ecc..), un’area bimbi, uno spazio aperto ad esterni (da adibire a b&b e/o per ospitare attività di associazioni, workshop, laboratori), il recupero della legnaia (in cui è presente forno per pane e pizze) e uno spazio polivalente di circa 100 m2 (per uso interno – coworking, laboratori, cinema, bricolage)” spiega l’associazione.

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Ma la casa è solo una delle componenti. A farla da padrone è il grande parco principalmente collinare e boschivo, che può accogliere orti, piante da frutto, vitigni e arnie ma può anche fornire spazio alla produzione di energia attraverso il fotovoltaico.

Non poteva di certo mancare l’aspetto culturale, con la possibilità di fare sport, di organizzare attività per i bambini e di organizzare il cinema all’aperto.

Tutto questo in un bellissimo contesto naturale, dominato dal verde.

Francesca Mancuso

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