Fiori di Bach: dire NO alla paura con il Rescue Remedy

Probabilmente molti di voi già conosceranno i fiori di Bach, essenze che permettono di riequilibrare il sistema psicologico ed emozionale in maniera del tutto naturale e senza effetti collaterali. Il sistema Bach si basa sul principio fondamentale del ‘curare il malato e non la malattia’ in una visione decisamente olistica della salute dell’uomo. Un benessere che si conquista, non attraverso la cura dei sintomi, ma individuando quali sono le distorsioni psicologiche ed emozionali che hanno portato poi come diretta conseguenza la comparsa di disturbi o vere e proprie malattie.

Oggi vi vorrei parlare del rimedio floreale più conosciuto, apprezzato ed utilizzato al mondo: il Rescue Remedy.

Non si tratta di un singolo fiore ma di una sinergia floreale (unica all’interno del sistema Bach composto da 38 essenze) utilizzata come rimedio di pronto soccorso in tutte quelle situazioni di ‘emergenza’ come incidenti, traumi, attacchi di panico, paure incontrollate e altro.

Il Rescue Remedy si compone di 5 fiori:

  • Clematis: serve ad evitare la perdita di conoscenza. È un fiore che aiuta a mantenere il contatto con il qui e ora, evitando di estraniarsi dalla realtà seppur dolorosa.
  • Cherry Plum: aiuta a mantenere il controllo di se stessi. Questa essenza viene utilizzata tutte le volte in cui si teme di perdere la ragione e, estremizzando, compiere gesti violenti o irrazionali.
  • Star of Bethlehem: è il fiore che aiuta a superare ogni genere di trauma, passato o presente, fisico o mentale.
  • Rock Rose: è indicato per tutti i momenti in cui ci si lascia assalire dal terrore e dal panico che nei casi più forti può lasciare come paralizzati.
  • Impatiens: è un’essenza che aiuta a mantenere la calma e a recuperare un po’ di sangue freddo per evitare di fuggire da una situazione dolorosa.

QUANDO PRENDERE IL RESCUE REMEDY

Sarebbe bene tenere sempre nella propria borsa un boccettina di Rescue Remedy, perché molte volte è proprio nei momenti più impensati che può tornare utile. I casi in cui questo rimedio floreale viene più utilizzato sono: incidenti stradali, domestici o sportivi, attacchi di panico, ansia prima di un’operazione chirurgica, una seduta dal dentista, un viaggio in aereo, un responso medico importante. Si può assumere poi il Rescue Remedy prima di colloqui che mettono agitazione, dopo aver ricevuto una brutta notizia, in seguito ad un’aggressione da parte di una persona o di un animale, dopo aver assistito ad un evento violento che ha turbato il proprio equilibrio e in tante altre situazioni da valutare di volta in volta. C’è chi l’ha utilizzato con successo anche durante il parto!!!

È molto importante specificare però che questo non è un rimedio che si può adoperare per lunghi periodi, Bach l’ha infatti concepito proprio per tutte quelle situazioni di emergenza che possono durare ore, giorni o mesi ma, una volta superate, se si vuole continuare con un percorso floriterapico è necessario valutare (attraverso un colloquio con uno specialista) quali fiori sono più indicati per il presente emozionale che sta vivendo la persona. Il sistema Bach infatti si basa proprio sul principio che ogni individuo è diverso e per questo non esiste un rimedio valido per tutti (ad eccezione appunto del Rescue Remedy, che ha ottenuto ottimi risultati in personalità completamente diverse).

COME SI ASSUME

La modalità di assunzione più diffusa è quella di prendere 4 gocce del rimedio direttamente dalla stock bottle (cioè la boccetta che vendono in farmacia o erboristeria) e versarle sotto la lingua al bisogno, ogni due ore nei casi più blandi fino ad ogni minuto nei momenti di panico acuto. La soluzione è alcoolica (per mantenere il composto si utilizza il Brandy) ma, chi non vuole assumere troppo alcool, può diluire 4 gocce del rimedio in un bicchiere d’acqua sorseggiandolo ad intervalli più o meno ravvicinati a seconda della situazione. Anche nei casi di svenimento, momenti in cui la persona non può assumere il rimedio in autonomia, è possibile utilizzare il Rescue Remedy versandone qualche goccia su polsi, tempie e labbra.

Personalmente utilizzo il Rescue Remedy da molti anni con buoni risultati prima, durante e dopo un viaggio in aereo (situazione che mi provoca grande stress a livello psicofisico), quando vado dal dentista (altra situazione davvero poco piacevole) e in tutti i momenti in cui mi assale l’ansia, indipendentemente dal fatto che sia motivata o immotivata. Una volta mi è capitato poi di offrire la mia bottiglietta ad un’amica che era stata assalita da un tremore irrazionale di fronte al computer e non riusciva più a controllarsi. Dopo aver lasciato cadere 4 gocce sotto la lingua sono bastati pochi minuti per far si che tutto si ristabilisse e solo oggi, dopo aver studiato un po’ di floriterapia, so’ il perché… Bach era convito che questo rimedio sarebbe stato ancora più potente nel momento in cui veniva offerto alla persona bisognosa da qualcun altro che, insieme all’essenza, avrebbe donato a essa anche una parte della propria energia.

E voi, avete mai provato il Rescue Remedy? Condividete la vostra esperienza postando un commento!

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