CAMMINARE NELL’ACQUA: una semplice pratica per curare sé stessi

La Natura ci viene sempre incontro e ogni minimo approccio ad essa può portare benefici inaspettati, anche con piccole pratiche che se valorizzate possono davvero contribuire al nostro benessere quotidiano.

L’importanza di camminare a piedi scalzi è risaputa, in quanto vengono stimolati tutti i punti riflessi del piede e quindi l’intero corpo con i suoi organi e apparati. La pianta del piede è anche sede di molteplici terminazioni nervose per cui il contatto con la terra e l’acqua contribuisce a ridarci quelle radici e solidità che molti di noi hanno perso una volta immersi nella giungla urbana e a scaricare tutte le tensioni accumulate.

Camminare sull’erba, sul pavimento, sulla sabbia sono tutte pratiche salutari ma quella che forse è meno conosciuta ed estremamente positiva per la salute è la cosiddetta Idrodeambulazione, ovvero camminare a piedi nudi nell’acqua.

Sebastian Kneipp, il padre dell’idroterapia occidentale, riteneva che uno dei mezzi per guadagnare in salute è ridurre la sensibilità agli agenti esterni del nostro corpo in modo da essere meno vulnerabili ad essi.

Nella vita umana molte burrasche vengono a danneggiare la salute dell’uomo; è fortunato colui che han ben assicurate le radici della sua salute con l’aver attutito la sua sensibilità, perché il suo corpo indurito, potrà facilmente resistere ai molti e differenti assalti ai quali è soggetta la fragile umanità.” (La mia cura idroterapica“, S. Kneipp)

Oltre alle varie pratiche idroterapiche, egli consigliava vivamente l’idrodeambulazione in acqua fredda anche solo nella vasca da bagno, meglio ancora se in fiumi o ruscelli con i sassolini o la sabbia sul fondo. L’ideale sarebbe una passeggiata acquatica che duri dai 3 ai 5 minuti, una volta terminata non bisogna asciugare i piedi ma eventualmente rimettersi scarpe e calzini con i piedi umidi e camminare per scaldarli. In estate ovviamente le tempistiche sono più lunghe, una camminata in ruscelli dove l’acqua in movimento massaggia la pelle e tutti i muscoli e tessuti può durare anche mezzora. Al contrario di altre pratiche idroterapiche, l’idrodeambulazione si può effettuare anche quando i piedi sono freddi, non però se c’è una generale sensazione di freddo al corpo.

Camminare nel mare ha ovviamente un plus di vantaggi in quanto l’acqua salata è antibatterica e attiva per osmosi molti processi utili alla guarigione (vedi talassoterapia).

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Anche camminare su erba e pietre bagnate oltre che sulla neve è ottimo per la salute, ovviamente la neve dev’essere appena caduta e ancora farinosa, non ghiacciata, e bisogna avere il corpo ben caldo prima di iniziare.

Dato che in estate quando l’afa morde si accede molto più volentieri all’acqua fredda per la sua azione rinfrescante, potremmo approfittarne per avvicinarci alle pratiche di idroterapia e testarne gli innumerevoli benefici sulla salute.

E, per i più freddolosi, anche una passeggiata sul bagnasciuga è già un inizio!

Christine Michel Fayek

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