Nasce in Valle d’Aosta la prima scuola biofila in Italia: la natura migliora il rendimento degli alunni

A tre anni dalla inaugurazione, si tirano le somme dei benefici dell'educare i bambini in una scuola biofila come quella in Valle d'Aosta

A tre anni dalla inaugurazione, si tirano le somme dei benefici dell’educare i bambini in una scuola biofila come quella nata in Valle d’Aosta

Nel comune Gressoney-La-Trinité, in Valle d’Aosta, l’unico edificio scolastico presente è stato riqualificato nel 2019 grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea ed è diventato la prima scuola biofila in Italia. Ora, a tre anni dalla sua inaugurazione, uno studio condotto dall’Università della Valle d’Aosta rivela i benefici di questa struttura sulla qualità della vita e dell’apprendimento dei più piccoli.

Un ambiente di studio confortevole, rilassante, immerso nella natura, permette di migliorare la rigenerazione dell’attenzione degli studenti e diminuire i livelli di stress e ansia che compromettono le prestazioni scolastiche o che portano il ragazzo a disprezzare lo studio e l’istituzione scolastica; inoltre, il contatto con la natura stimola gli alunni ad essere più empatici con i compagni e con l’ambiente che li circonda. L’istituto è realizzato con pareti di canapa e sughero; nelle aule e nelle altre zone della scuola è diffuso il suono di acqua che scorre per rendere gli ambienti più rilassanti e immersivi. L’illuminazione è fornita da lampade che mutano la propria intensità in modo da ricalcare il variare della luce naturale, mentre al posto dei termosifoni, sono dei pannelli radianti installati nelle pareti a garantire la giusta regolazione termica.

Diverso e non convenzionale è anche il modo di fare lezione: non esiste più la cattedra e l’insegnante svolge la propria lezione seduto fra i banchi, in mezzo ai ragazzi; i banchi sono dotati di rotelle e possono quindi essere agevolmente spostati e riposizionati all’interno dell’aula, per permettere diverse modalità di apprendimento e di lavoro. La lezione all’aria aperta viene comunque preferita a quella in aula: questo rende la scuola e l’insegnamento sempre più immersi nella realtà e avvicina gli studenti ad una dimensione “concreta” della vita scolastica.

La planimetria della nuova scuola biofila (@ Environment, Development and Sustainability)

Dopo tre anni di funzionamento della scuola, si iniziano a tirare le prime somme sui vantaggi di questo nuovo metodo di insegnamento, e i risultati delle osservazioni sono stati raccolti in uno studio recentemente pubblicato. Emergono chiaramente i benefici del contatto con la natura nel rendimento scolastico degli alunni, con un aumento delle prestazioni e un incremento del comportamento di tutela ambientale da parte dei piccoli alunni.

Il nostro studio – spiega Giuseppe Barbiero, dell’Università della Valle d’Aosta – dimostra che il contatto continuativo con la natura migliora la capacità di concentrazione dei bambini. A scuola lavorano e si stancano ed è assolutamente normale. Come aiutarli a recuperare dalla fatica mentale? Qui entra in gioco la Natura. Il semplice contatto con un ambiente naturale rende più rapida ed efficiente la rigenerazione dell’attenzione diretta e sostenuta. Quando si passa da una lezione svolta in un’aula convenzionale a una lezione svolta all’aperto i tempi medi di soluzione nei test di attenzione si riducono di oltre il 50% e migliora anche l’efficienza con un 13% in più di risposte corrette.

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Fonti: Environment, Development and Sustainability / Regione Valle d’Aosta

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