Le Coppette mestruali MoonCup: la prova prodotto

Quando vi avevamo parlato delle alternative ecologiche ai tradizionali assorbenti o tamponi usa e getta, ci eravamo ripromessi di testare personalmente le coppette mestruali Mooncup. Ecco la nostra esperienza

Qualche tempo fa vi avevamo fornito tutta una serie di alternative ecologiche ai tradizionali assorbenti o tamponi usa e getta. Una delle più valide è rappresentata sicuramente dalle coppette mestruali, delle piccole coppe in silicone 100% anallergico e completamente ecologiche.

Ne esistono di diverse marche, ma quella più diffusa in Italia è la Mooncup, creata in Inghilterra “da un gruppo di donne…per le donne”. Quando ve ne abbiamo parlato, spiegandovi in breve il suo funzionamento, ci eravamo ripromessi di “testarla” di persona, superando, noi per primi, le varie perplessità che questo tipo di prodotto può suscitare ad un primo impatto.

L’occasione è arrivata quando abbiamo conosciuto personalmente ad una fiera di settore le ragazze che gestiscono la Bottega della Luna, la piccola azienda che in Italia distribuisce e commercializza – anche online – la Mooncup. È stato allora che, personalmente, mi sono fatta coraggio e ho deciso di provare. Oggi, a quattro mesi (e quattro cicli) di distanza, posso affermare con sicurezza che si tratta di un prodotto in grado di rivoluzionare la vita di noi donne!

coppette mestruali

Vantaggio economico

Prima di tutto perché acquistato una volta (il costo si aggira intorno ai 30 euro) non compreremo più assorbenti per almeno 10 anni e, facendo un rapido calcolo, si tratta di un risparmio non indifferente. Se, infatti, per semplificare, volessimo calcolare, senza voler esagerare una spesa media di 5 euro mensili per assorbenti o tamponi usa e getta, moltiplicando per 12 mesi sono 60 euro, che per 10 anni, fanno ben 600 Euro, ovvero 570 Euro risparmiati.

Vantaggio ambientale: mestruazioni a impatto zero

Ancor prima di preoccuparci di come eliminare correttamente i rifiuti, dovremmo cercare di attivarci in azioni concrete di prevenzione, prima che il rifiuto si produca. E in quest’ottica, la coppetta mestruale Mooncup non teme paragoni, riducendo notevolmente la quantità di materiali da portare allo smaltimento finale. Anche perché assorbenti e tamponi usa e getta, al pari dei pannolini per i bimbi, rappresentano i rifiuti tra i più difficili da smaltire perché indifferenziabili e non interamente biodegradabili. Si calcola, ad esempio, che le bustine contenitrici di plastica come pure gli applicatori, le strisce o la copertura adesiva degli assorbenti, impieghino circa 500 anni a decomporsi totalmente.

Se si considera che in Italia ci sono 16.012.000 di donne in età fertile (Istat) che consumano tra i 20 e i 40 assorbenti al mese, sono 6.000.500.000 gli assorbenti o i tamponi utilizzati ogni anno solo nel nostro Paese. Per un totale di 120.100.000 chili all’anno di rifiuti difficili prodotti, ossia 228 chili al minuto, quasi quattro chili al secondo! Utilizzando la Mooncup per 10 anni, dunque, ogni donna potrebbe contribuire, nel suo piccolo, a produrre ben 750 kg di rifiuti indifferenziabili in meno. E non è affatto poco, soprattutto se sempre più donne decidono di abbracciare questa scelta, (o comunque in generale prodotti riutilizzabili), rinunciando per sempre agli usa e getta.

Salute: niente più irritazioni e secchezza vaginale

Essendo realizzata in silicone ipoallergenico, la Mooncup rappresenta una sicurezza anche dal punto di vista della salute delle donne in quanto non altera l’equilibrio della mucosa vaginale, non rilascia fibre estranee come può succedere con i tamponi e, soprattutto, il corpo non viene a contatto con sostanze chimiche come accade con gli assorbenti, risultando una soluzione ideale anche per le quelle donne che soffrono di allergie e con la pelle molto sensibile.

Da questo punto di vista ho potuto constatare come in questi quattro mesi siano scomparse le irritazioni che caratterizzavano i giorni del ciclo, soprattutto nei periodi estivi in cui il caldo e il sudore rendevano ancora più “estranei” e fastidiosi sia gli assorbenti che i tamponi.

Inoltre, cosa da non sottovalutare per chi deve riportare costantemente al proprio medico informazioni riguardo l’andamento del flusso, permette un corretto monitoraggio della quantità di perdite mestruali attraverso le tacche di misurazione presenti all’interno della coppetta.

mooncup

Vantaggi pratici: ideale per l’estate, per viaggiare, fare sport o per la notte

Una volta presa dimestichezza con la Mooncup e imparato ad usarla con facilità e naturalezza, devo ammettere che la sensazione è quella di essere tornati liberi. Il comfort è tanto che i giorni del ciclo diventano giorni come gli altri perché con questa coppetta si possono continuare a fare, con tranquillità e senza i comuni disagi degli assorbenti tradizionali, tutte le attività che facciamo normalmente.

Per me che gioco a pallavolo e che al mare non riesco a stare un attimo ferma, né resistere al richiamo di bagni prolungati o partite interminabili di beach, non potete immaginare la soddisfazione che ho provato a non dovermi più preoccupare di cambiare il tampone bagnato uscita dall’acqua o di tuffarmi sulla sabbia con il timore di perdite impreviste. Per non parlare del piacere di giocare 5 set in pantaloncini continuando ad usare il perizoma, quello di farsi la doccia post partita in tutta tranquillità con le compagne di squadra o il sollievo di svegliarsi con la sicurezza di non aver lasciato tracce su lenzuola o materassi.

È proprio così! La Mooncup, una volta inserita, ci si dimentica di averla! A differenza dei tamponi, infatti, che io, personalmente, ho sempre utilizzato per sicurezza in abbinamento ai salvaslip e che, comunque mi hanno sempre lasciato una sensazione di secchezza vaginale, con Mooncup riesco a stare anche fino ad 8 ore senza preoccuparmi di macchie o irritazioni. Certo, c’è da dire che io non ho un flusso particolarmente abbondante, ma in questi mesi anche la mia biancheria intima ringrazia vivamente della scelta fatta.

Ammetto anche che all’inizio non è stato tutto così semplice: nonostante, libretto delle istruzioni in carta riciclata alla mano, avessi seguito tutti i consigli, ho avuto qualche piccolo problema nell’inserimento, ma soprattutto nell’estrazione dovuti all’inesperienza e al voler considerare la coppetta alla stregua di un tampone. Una volta capita invece la corretta angolazione e la posizione da assumere che più si adatta al mio corpo, ma soprattutto messa in testa che il gambo della Mooncup non ha la stessa funzione del cordicino presentente negli assorbenti interni, è diventata un’operazione facile e automatizzata. Il segreto è nel rilassarsi e non farsi prendere dal panico se vediamo che non ne vuol sapere di uscire. Perché tanto non può andare da nessuna parte e con un po’ di pazienza, seguendo le istruzioni e aiutandoci con piccoli movimenti pelvici, anche la rimozione diventerà “normale amministrazione”.

Mooncup_uso

Ma in pratica come si usa? Come potete leggere anche dal sito della Bottega della Luna in cui è spiegato nei minimi dettagli, “la Mooncup si inserisce piegata e si apre da sola una volta inserita in vagina. Va svuotata ogni 4-8 ore a seconda dell’intensità del flusso. Poi basta sciacquarla o asciugarla con una salviettina e reinserirla. Può essere sterilizzata tra un ciclo e l’altro per avere la massima garanzia di igiene”.

Superare le perplessità

Proprio come voi anche io, nonostante il video esplicativo, le istruzioni dettagliate e tutte le buone intenzioni che mi animavano, non vi nascondo che i dubbi e le riserve che avevo erano tante. A partire da quelle puramente concettuali legate all’atto pratico di “svuotare” la coppetta.

Il fatto è che, complici probabilmente le credenze della società sul ciclo mestruale con la quale siamo cresciute (mia nonna in quei giorni mi vietava non solo di farmi la doccia, ma anche di lavare i piatti) che hanno alimentato un certo atteggiamento di distacco o comunque di riserve verso le mestruazioni e, in generale, verso il proprio corpo, abbiamo sviluppato al riguardo diffidenze e pregiudizi duri a morire. Dopo la classica smorfia che arriva quasi d’istinto al solo pensiero di utilizzare la Mooncup, la domanda sotto la quale ci si rifugge è: “ma sarà igienica?” Assolutamente sì! E molto più degli assorbenti, soprattutto quelli interni che mettono a contatto parti delicate del corpo con sostanze chimiche. Il silicone con il quale è realizzata la Mooncup è di tipo anallergico, utilizzato già da tempo per scopi medici e chirurgici in quanto non favorisce la formazione di batteri.

Facendo attenzione alle piccole accortezze di igiene necessarie quanto ovvie, è possibile gestire i “cambi” della coppetta in maniera del tutto naturale per l’intero ciclo, anche fuori di casa. Una delle mie perplessità verso quello che oggi posso definire tranquillamente come il vero prodotto ‘“eco-svolta” ( tra l’altro approvato dalla FDA americana e premiato come Best Buy da parte di Ethical Consumer Magazine, dopo l’analisi di tutti gli assorbenti e tamponi o protezioni igieniche) era proprio quella del suo utilizzo in luoghi pubblici. E, anche da questo punto di vista sono stata smentita dai fatti.

Nelle FAQ del sito, che consiglio vivamente a tutti di leggere per fugare altri eventuali dubbi, avevo letto che bastava portare con se una bottiglietta d’acqua e usarla per sciacquare la coppetta oppure munirsi di salviettine umidificanti per pulirla lì per lì e poi lavarla accuratamente una volta rientrate a casa.

Oltre che constatare effettivamente l’efficacia di questi due espedienti (utilizzati con successo entrambi anche in situazioni estreme), mi sono accorta di come non siano così pochi i bagni pubblici dotati di lavandino all’interno. Ma soprattutto di come giorno dopo giorno cambiava il rapporto anche con il mio corpo. Come se ci avessi fatto definitivamente pace.

Piano piano mi sono resa conto di come l’utilizzo di questa nuova possibilità che, andando a toccare una sfera tanto intima, può lasciare inizialmente titubanti, aiuti a prendere ulteriore coscienza della propria femminilità, accettandola fino in fondo. Se a ciò si aggiungono i tanti vantaggi oggettivi di cui dicevamo prima, si capisce perché ora, quasi alla stregua di un missionario, sto cercando di diffondere tra amiche, colleghe e compagne di squadra. Un piccolo gesto buono con la Terra, con voi, con il vostro portafoglio e anche con chi la produce perché la Mooncup è fabbricata in Inghilterra nel pieno rispetto del lavoro ed è il primo prodotto classificato come Business etico tra i prodotti sanitari, raccomandata anche da The Good Shopping Guide, il testo di riferimento per gli acquisti etici e premiata nel 2007 con l’Ethical Business Award.

Adatta anche a vegetariani e vegani in quanto priva di qualsiasi sostanza animale e votata proprio dalla Società Vegana come il miglior prodotto Amico dell’ambiente, la Mooncup utilizza inchiostri vegetali anche nella stampa delle confezioni, dei depliant e dei libretti di istruzione, tutti prodotti al 100% con carta riciclata. Oltre a realizzare il sacchetto che la contiene interamente in cotone biologico.

Senza contare che gli uffici Mooncup in Inghilterra utilizzano solo energie rinnovabili, le banche di riferimento sono scelte in base ai loro orientamenti etici come pure le modalità di trasporto, ove possibile, sono orientate a minimizzare le emissioni inquinanti.

francalaurasara

Non vi resta dunque che sapere dove trovare le coppette Mooncup, che sono disponibili in due misure (A e B) a seconda se si è superati o meno i 30 anni o se si ha già avuto dei bambini (per info sulle taglie clicca qui), si possono acquistare online nello shop della bottega della luna al prezzo di 29 euro oppure cercare il rivenditore più vicino a casa vostra consultando la mappa o scaricando il pdf con la lista dei negozi convenzionati.

Dunque provare per credere! E, mi raccomando, poi vogliamo anche le vostre impressioni!

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