Bosch: il Giardino dei sogni prende vita sul grande schermo (Trailer)

Uno dei pittori più visionari della storia dell’arte, Hieronymus Bosch, arriva sul grande schermo con uno straordinario documentario sulla sua opera più celebre. Ma attenzione rimarrà al cinema solo due giorni, il 7 e 8 novembre.

Uno dei pittori più visionari della storia dell’arte, Hieronymus Bosch, arriva sul grande schermo con uno straordinario documentario sulla sua opera più celebre. Ma attenzione rimarrà al cinema solo due giorni, il 7 e 8 novembre.

Definito come l’artista che più di ogni altro è riuscito a coniugare l’aspetto fantastico con quello demoniaco e ancora il mostruoso con il macabro, Bosch muore nell’agosto del 1516 e lascia in eredità il suo “Il Giardino delle Delizie Terrene”, da cui trae spunto il documentario ‘Il Giardino dei sogni’.

Nato a s-Hertogenbosch, nelle terre dei duchi di Borgogna, Bosch proviene da una famiglia originaria di Aquisgrana, sette secoli prima sede della corte di Carlo Magno, per questo motivo riesce a fondere la cultura esotica del Medioevo, con quelle che poi vengono definite come le nuove istanze del rinascimento fiammingo.

Una doppia anima protagonista di ‘Bosch. Il giardino dei sogni’, il film evento diretto da José Luís López Linares su uno dei dipinti più iconici al mondo, che è inserito nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema.

Da anni, l’arte di Bosch è al centro di singolari interpretazioni e il pittore stesso è stato presentato come membro di una setta esoterica, come alchimista oppure come artista così raffinato da includere nelle sue opere messaggi complessi e giochi di parole visivi basati sui testi biblici e della tradizione.

bosch giardino

Il documentario è corale grazie alla partecipazione di artisti, scrittori, filosofi, musicisti e scienziati del calibro di Salman Rushdie, Orhan Pamuk, Cees Nooteboom, Miquel Barceló e Ludovico Einaudi. E ancora drammaturgi, illustratori e ovviamente storici dell’arte come Pilar Silva e Xavier Salomon.

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La proiezione promette bene: colori brillanti, un’azione complessa, la fusione tra commedia e tragedia, e ancora un mix di intrigo, suspense, peccato, vita, morte e, forse, anche redenzione. Insomma un documentario dedicato ai misteri di un dipinto che non può non toccare nel profondo.

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Dominella Trunfio

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