Greensburg: la rinascita sostenibile della citta’ dopo il tornado

Greensburg, la cittadina del Kansas spazzata via da un tornado nel 2007, sta rinascendo grazie all’impegno dei suoi cittadini, che hanno deciso di riportarla in vita seguendo criteri di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente. L’impegno comune e la solidarietà si trovano alla base della ricostruzione della città.

Greensburg, la cittadina del Kansas spazzata via da un tornado nel 2007, sta rinascendo grazie all’impegno dei suoi cittadini, che hanno deciso di riportarla in vita seguendo criteri di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente. L’impegno comune e la solidarietà si trovano alla base della ricostruzione della città.

A seguito del tornado del 4 maggio 2007, quasi tutti i 1383 cittadini di Greensburg persero la propria abitazione e nove di essi morirono. Gli edifici furono praticamente rasi al suolo e l’impegno per la ricostruzione sarebbe risultato lungo ed oneroso, ma gli abitanti non si sono arresi ed hanno deciso di contribuire a ricostruire la città basandosi su principi green.

Secondo l’attuale sindaco di Greensburg, Bob Dixson, non soltanto era necessario ricostruire una città, ma ricreare un’intera comunità, grazie a nuovi legami e ad un nuovo punto di partenza. Così i cittadini si sono attivati per la realizzazione di progetti che prevedessero la nascita di edifici con certificazione LEED, a garanzia di un risparmio economico ed energetico rivolto a solare ed eolico.

Il piano a lungo termine per la ricostruzione della città prevede la realizzazione di corridoi verdi, di un centro pedonale e di aree parco. Il progetto si basa sulla creazione di una città green che si trasformi in un vero e proprio laboratorio della sostenibilità e che proprio da questo punto di vista risulti interessante dal punto di vista turistico, in modo che l’afflusso di visitatori possa contribuire a risollevarne l’economia.

Le attività lavorative degli stessi cittadini si sono modificate a seguito del tornado. Gli abitanti hanno dovuto reinventare il proprio futuro, ad esempio passando dall’offerta di servizi per la riparazione delle auto alla realizzazione di accessori, come collane e spille fatte a mano proprio con i materiali di scarto recuperati a seguito del tornado.

A sei anni dal tornado, la città potrebbe essere considerata un esempio per altre località desiderose di cambiamento. Grazie alla nascita dell’associazione nonprofit Greensburg Greentown, la svolta sostenibile ha potuto avere inizio, estendendosi per molti per sette giorni su sette, in un impegno continuo.

Dopo la distruzione provocata dal tornado, è nata BTI Wind Energy, azienda che si occupa di fornire turbine eoliche di piccola taglia adatte ad uso domestico e commerciale agli abitanti di Greensburg ed in altri stati. Alle porte della città è stato creato un parco eolico composto da dieci unità ed in grado di generare 2,5 megawatt in totale.

L’8% dell’energia necessaria per la città è generata da turbine eoliche e pannelli solari. Gli abitanti inoltre grazie al particolare sistema di incentivazione hanno la possibilità di installare l’energia rinnovabile a prezzi accessibili e con costi che si ripagano in pochissimi anni.

Inoltre Grazie alla costruzione di edifici ad alta efficienza energetica (qui la mappa dei più importanti), tra cui un ospedale ed un centro dedicato all’arte, la città può risparmiare 200 mila dollari all’anno sui costi energetici.

Il futuro della località di Greensburg è dunque sempre più verde e basato soprattutto sul risparmio di risorse e sulle preoccupazioni rivolte alle generazioni future, affinché possano essere accolte da una comunità che abbia ridotto in modo previdente nel corso del tempo il proprio impatto ambientale.

Per saperne di più: www.greensburgks.org e www.greensburggreentown.org/

Marta Albè

LEGGI anche:

Dalla distruzione alla rinascita green: il caso di Greensburg, la “fenice” verde d’America

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook