Sean Le Vegan: 35 giorni in canile per immedesimarsi nella vita dei cani abbandonati

Kennel 35. Quali sono le reali condizioni di vita di un cane rinchiuso in un canile o in un rifugio per animali. Soltanto i volontari che vi lavorano assiduamente e gli animali stessi possono conoscerle fino in fondo. Sareste disposti ad immedesimarvi nella vita di un cane rinchiuso in canile per comprendere la sua sofferenza?

Quali sono le reali condizioni di vita di un cane rinchiuso in canile? Soltanto i volontari che vi lavorano assiduamente e gli animali stessi possono conoscerle fino in fondo. Sareste disposti ad immedesimarvi nella vita di un cane senza casa e senza famiglia per comprendere la sua sofferenza?

Sean Le Vegan, un animalista di Manchester, in Inghilterra, trascorrerà oltre un mese nel recinto di un rifugio per animali per diffondere una maggiore consapevolezza riguardo al randagismo e alle condizioni di vita nei canili. Tra i suoi obiettivi vi è inoltre la volontà di incoraggiare l’adozione dei cani che si trovano nei canili, piuttosto che il loro acquisto altrove.

Sean, che ha 35 anni, è uno web-designer che trascorre il proprio tempo libero come volontario presso il Manchester and Cheshire Dogs’ Home. Vivrà per 35 giorni nel recinto di un canile per attirare l’attenzione di tutti verso il problema dei cani senza famiglia adottiva. La sua impresa permetterà inoltre di raccogliere fondi a favore dei cani che si trovano nel canile di Manchester.

Una web-cam registrerà la sua esperienza nel canile giorno e notte. Sarà possibile iscriversi per assistere in diretta alla sua avventura pagando una somma di 6 sterline, che andrà in beneficenza. Proprio come i cani che vengono portati al canile, Sean non mangerà nulla per i primi quattro giorni, periodo in cui avrà a disposizione soltanto dell’acqua e una coperta.

Così come i cani, potrà godere solo di un’ora di libertà al giorno, in cui potrà utilizzare il bagno e rinfrescarsi. Per rendere l’esperienza ancora più autentica, Sean si farà impiantare un microchip sulla spalla, che sarà collegato al database in cui vengono registrati i cani. Il volontario ha deciso di provare sulla propria pelle un’esperienza davvero insolita. Avrebbe potuto organizzare una maratona di beneficenza per raccogliere fondi, ma il gesto non avrebbe garantito altrettanto coinvolgimento.

Per prepararsi all’esperienza, che prenderà il via il prossimo 5 ottobre, Sean ha già deciso di eliminare caffeina, sale e zucchero dalla propria dieta, in modo da migliorare la capacità di idratazione del suo corpo. Ad inizio ottobre inizierà ad arrivare il freddo, che contribuirà a rendere ancora più dura la vita in canile del volontario. Potrete seguire l’esperienza di Sean su Twitter e leggendo il blog Kennel 35.

Marta Albè

Fonte e foto: manchestereveningnews.co.uk

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