Romeo Cox, il bambino che sta camminando dalla Sicilia a Londra per riabbracciare la nonna dopo il lockdown

La storia di Romeo, figlio del giornalista Phil Cox che a soli dieci anni sta percorrendo la via Francigena per aiutare l'ambiente e gli altri

Da Ballarò fino a Londra a piedi lungo la Via Francigena per riabbracciare la nonna Rosemary e dimostrare che ci si può muovere in maniera sostenibile e nello stesso tempo, fare aiutare gli altri. La bellissima storia è quella del piccolo Romeo di appena dieci anni, figlio di Phil Cox, il giornalista e documentarista inglese di cui avevamo parlato qualche anno fa.

Nel 2017, assieme al collega Daoud Hari, era stato rapito e torturato perché voleva raccontare ciò che succede nella regione sudanese del Darfur, dove Amnesty International denuncia da anni l’uso di armi chimiche contro i civili.

Dopo la triste vicenda, Phil si è trasferito a Palermo assieme alla moglie Giovanna di origini mantovane e il piccolo Romeo. Durante il lockdown, la decisione di percorrere un lungo cammino, circa 2800 km a piedi da Ballaròfino a Londra dalla nonna Rosemary.

La strada sarà quella della Via Francigena, un bellissimo percorso di cui abbiamo che va da Canterbury fino a Santa Maria di Leuca attraversando Regno Unito, Francia, Svizzera e la nostra Italia.

“L’idea mi è venuta durante la quarantena, sentendo mia nonna stare male e sola. Desideravo tanto fare questo cammino e mio padre voleva fare un viaggio insieme a me. Così abbiamo pensato si potesse fare in maniera sostenibile e divertente. Io ci tengo molto all’ambiente, mi piace scoprire, esplorare e poi vorrei anche aiutare degli amici che fanno parte di un’organizzazione che si occupa di migranti, cercando anche di sostenere i bambini italiani, di Ballarò, quelli che, per esempio, durante il coronavirus non hanno potuto studiare perché non avevano tablet o pc”, spiega il piccolo Romeo.

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RomeoCox a Gigliopoli

@Associazione Il Giglio

Il viaggio è già iniziato tra percorso in bici e a piedi. Romeo e Phil sono già stati a Montalbano, poi a San Basilio e quindi a Milazzo, fino a Gigliopoli, la città del bambini.

Da qui, Portorosa e in barca a vela fino a Napoli, per poi risalire l’Italia.

“Da lì andremo a piedi, in bici oppure a passaggi fino a Londra”. Una storia più unica che rara quella di Romeo e dei suoi genitori che hanno scelto la Sicilia come luogo in cui abitare. “Abbiamo scelto la Sicilia perché è un occhio sul mediterraneo – spiega mamma Giovanna- attenta ai problemi sociali e ambientali che diventano documentari, inchieste, film.

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“Romeo deve sapere che è possibile anche compiere un’impresa del genere – aggiunge Phil Cox- e che sia possibile farla anche rispettando l’ambiente. Non abbiamo un calendario di viaggio rigido, abbiamo solo stimato che arriveremo a Londra i primi giorni di settembre, ma va bene così. Mi piacerebbe molto che lui conoscesse più cose possibili del mondo, ma non voglio stressarlo”.

RomeoCox a Gigliopoli

@Associazione Il Giglio

Il futuro è dei bambini e sono loro che ci salveranno, spiega ancora il giornalista che non racconterà il viaggio come uno dei suoi documentari.

“La Sicilia è la porta dell’Europa, i temi sociali sono evidenti e l’ambiente è dinamico e contraddittorio, ma è un luogo molto bello in cui crescere. Abbiamo pensato che abbinare la vicinanza del mare a esperienze del genere potesse dare a lui il coraggio di sognare, viaggiare con la fantasia e realizzare i suoi desideri, il mondo che pensa nella maniera più sostenibile possibile, tutte le volte che è possibile. Deve imparare a vedere tutte le opzioni, ad essere un cittadino consapevole”, spiega ancora.

Durante il viaggio, raccoglieranno anche fondi da destinare ai rifugiati e agli invisibili. Un nobile gesto che fa bene al cuore, ma anche all’ambiente.

Fonti: Fondazione Barone Lucifero di San Nicolo’ – Gigliopoli/Associazione Il Giglio

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