Questa famiglia ha piantato 11mila alberi contro il cemento

11mila alberi contro l’inquinamento e la cementificazione. Succede a San Prospero, frazione di Parma, in prossimità della Via Emilia dove la famiglia Spaggiari ha deciso di creare un polmone verde in dieci ettari di terreno.

11mila alberi contro l’inquinamento e la cementificazione. Succede a San Prospero, frazione di Parma, in prossimità della Via Emilia dove la famiglia Spaggiari ha deciso di creare un polmone verde in dieci ettari di terreno.

Un chilometro verde proprio vicino all’autostrada per assorbire lo smog della città, così le auto in transito possono ammirare querce, noci, frassini, cornioli, prugnoli, meli, olmi. Il tutto grazie all’agricoltore Giancarlo Spaggiari di 86 anni e al figlio Roberto, che con questa idea, vogliono dare il loro personale contributo alla lotta all’inquinamento.

Non è la prima volta che parliamo di iniziative di questo genere, esistono, infatti, tanti buoni motivi per piantare un albero. Innanzitutto, producono ossigeno e quindi rappresentano il migliore organismo capace di limitare l’aumento della CO2.

Puliscono l’aria: una pianta adulta, a seconda della specie, è in grado di assorbire dai 20 ai 50 chili di anidride carbonica. Inoltre la stessa pianta è in capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili.

Ma gli alberi puliscono anche l’acqua perché chiome e i fusti funzionano come “imbuti” che rallentano il flusso dell’acqua e la fanno filtrare delicatamente attraverso il suolo approvvigionando le falde freatiche e garantendo stabili forniture per tutto l’anno, anche nelle stagioni più aride. Sono in poche parole alleati del suolo e del clima, senza contare che contribuiscono al benessere psico-fisico dell’uomo.

Tutto questo l’ha capito bene la famiglia Spaggiari che nel proprio terreno, sfruttando anche un contributo dell’Unione Europea che finanziava nuove urbanizzazioni e declinando offerte di cementificazione, ha piantato alberi. Ci sono così noci, meli ma anche querce, frassini e olmi, tanto per citare alcune specie.

Guardate che meraviglia nel video di Simone Fagnani:

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Dominella Trunfio

Foto

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