Arrivano anche a Bologna i muri della gentilezza dove chi ha bisogno può prendere giacche e cappotti

Bologna è una città dove fa molto caldo d’estate e molto freddo d’inverno. Affinché tutti, anche i più poveri, possano superare meglio le rigide temperature invernali è stato deciso di creare i muri della gentilezza.

Bologna è una città dove fa molto caldo d’estate e molto freddo d’inverno. Affinché tutti, anche i più poveri, possano superare meglio le rigide temperature invernali è stato deciso di creare i muri della gentilezza.

Vi abbiamo parlato più volte dei muri della gentilezza, appositi spazi che si trovano in diverse città del mondo, dove chi vuole può lasciare in dono giacche, cappotti, sciarpe e altri indumenti per il freddo mentre chi ne ha bisogno può andare a prenderli gratis.

Ce ne sono a Roma, Svezia e perfino in Iran. I muri della gentilezza hanno preso piede in molti luoghi nel corso degli ultimi anni mentre in Friuli è stata lanciata un’iniziativa simile: il cappotto sospeso dove gli indumenti non erano lasciati su un vero e proprio muro appendiabiti ma su un albero.

Ora l’iniziativa arriva anche a Bologna dove il Consiglio Comunale ha approvato nei giorni scorsi la proposta che prevede di creare di muri della gentilezza in città. E, dato che a Bologna è molto diffusa la pratica di donare abiti usati negli appositi punti di raccolta, si prevede un buon successo dell’iniziativa volta ad incentivare dei semplici gesti di solidarietà nei confronti dei più bisognosi.

In realtà anche il capoluogo emiliano non è propriamente nuovo ad iniziative del genere, aveva già avuto un buon seguito l’idea della sciarpa sospesa.  Questo accessorio utile contro il freddo, veniva appeso a un albero o ad un palo dalle persone che volevano donarlo così che, chi ne aveva bisogno, poteva facilmente prenderlo. Vi era stata infine l’esperienza di un asilo che aveva ideato un muro della gentilezza dedicato ai giocattoli.

L’inverno è in realtà ancora lontano ma già tra qualche settimana le temperature potrebbero scendere e chi è in difficoltà potrebbe trovarsi senza cappotti e giacche. Ecco allora che un semplice gesto di solidarietà e appositi spazi dove donare possono fare la differenza per molte persone. Sempre che non facciano la fine di quello di Roma.

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Francesca Biagioli

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