Biova, la birra artigianale tutta italiana realizzata con il pane invenduto

Una start-up piemontese ha realizzato una birra artigianale a partire dal pane cotto a legna invenduto dei forni in piena filosofia di recupero e riduzione degli sprechi. Un progetto di economomia circolare vincente e ...dissetante!

Produrre birra artigianale dal pane avanzato per combattere gli sprechi alimentari e allo stesso tempo ridurre la quantità di materia prima utilizzata, è questa la scommessa vincente di una start-up piemontese che unisce l’amore per le tradizioni con un progetto di economia circolare originale e “dissetante”. Il risultato? Una cream ale che esalta al massimo il gusto del pane tutta da provare.

Come spiegano sul sito del progetto, per ogni cotta di Biova (circa 2500 litri di birra) ci sono oltre 100 Kg di pane invenduto recuperato. Pane rigorosamente cotto a legna nella tradizione piemontese.

“100 kg che, invece di diventare avanzo, tornano ad essere qualcosa di meraviglioso. 100 kg che permettono di diminuire le materie prime (in questo caso malto d’orzo) del 30%, riducendo l’impatto ambientale. Biova non è solo una birra. È un progetto di circular economy che può essere tante birre diverse, fatte con tanti tipi di pane diverso, a cui possono aderire tutte le realtà che vogliono agire concretamente contro lo spreco alimentare”.

Un progetto in divenire aperto a tutti: è possibile aderire in due modi: acquistando e distribuendo la birra Biova, realizzata con il pane cotto a legna recuperato dall’invenduto dei forni nelle valli del Piemonte occidentale oppure optare per una birra completamente personalizzata dall’etichetta ai forni dove recuperare l’invenduto, al birrificio più vicino con cui condividere la ricetta per ottenere un prodotto unico e custumizzato.

Per rendere appieno la filosofia e la passione dietro a questo progetto non c’è forse niente di meglio che sentirselo raccontare dai propri ideatori in questo video realizzato per promuoverlo:

A conferma che in Italia abbiamo le idee, abbiamo le materie prime e abbiamo le persone in grado di fare la differenza, anche con una bottiglia di birra.

Simona Falasca

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