PizzAut: a Milano la pizzeria gestita da ragazzi autistici che nutre l’inclusione

A Milano, più precisamente nell’hinterland a Cassina De Pecchi, presto si potrà mangiare in un locale davvero speciale. Si tratta di PizzAut, gestito da un gruppo di ragazzi autistici che si occuperanno di preparare e servire ai clienti delle ottime pizze realizzate con ingredienti biologici e di qualità.

A Milano, più precisamente nell’hinterland a Cassina De Pecchi, presto si potrà mangiare in un locale davvero speciale. Si tratta di PizzAut, gestito da un gruppo di ragazzi autistici che si occuperanno di preparare e servire ai clienti delle ottime pizze realizzate con ingredienti biologici e di qualità.

L’idea è venuta al padre di un ragazzo autistico, Nico Acampora, che ha pensato che suo figlio, così come i tanti altri ragazzi colpiti da questa sindrome, doveva avere la possibilità di lavorare e sviluppare così una personale autonomia accrescendo anche la fiducia in se stesso. Il risoluto papà è riuscito a coinvolgere altri genitori e poi ad attivare una raccolta fondi (ancora in corso) in modo da concretizzare il suo sogno.

Sembra che a dicembre 2019 tutto sarà pronto per aprire PizzAut, una pizzeria che sarà, secondo l’obiettivo del progetto, “uno spazio di inclusione sociale gestito da ragazzi con autismo”.Un luogo di lavoro e di socializzazione, dunque, ma anche un posto dove sarà possibile gustare pizze realizzate dai ragazzi con ingredienti biologici e di qualità.

Si tratterà del primo locale del genere in Italia e probabilmente anche in Europa (noi vi avevamo parlato della Locanda dei Girasoli gestita da ragazzi con sindrome di Down a Roma che purtroppo sta rischiando di chiudere).

Inizialmente nel progetto saranno coinvolti un massimo di 20 ragazzi tra i 17 e i 24 anni, alcuni dei quali hanno ricevuto già una formazione e stanno lavorando in alcuni ristoranti che hanno deciso di ospitarli per insegnargli il mestiere ma anche per aiutare la raccolta fondi per la nuova pizzeria.

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Nel nuovo locale c’è chi si occuperà di preparare le pizze, chi sarà responsabile di sala e chi servirà ai tavoli o al bar. Naturalmente il ruolo di ogni ragazzo è stato pensato in base alle sue caratteristiche ed esigenze anche grazie al supporto di educatori e psicologi in modo tale da valorizzare al meglio le doti di ciascuna persona.

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L’idea, come si legge sul sito del progetto, è quella di realizzare:

“un locale dai tempi lenti dove non bisogna andare a mangiare una pizza quando si hanno cinque minuti e poi si corre via… ma un locale dove Trovarsi e Ritrovarsi in una dimensione temporale e relazione fuori dalle frenesie che mettono in difficoltà chi è affetto da autismo ma che fanno male anche ai cosiddetti normali”.

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Possiamo aiutare anche noi la realizzazione di questo bel progetto partecipando alla raccolta fondi sul sito di PizzAut o destinando il 5 per mille a questa iniziativa (codice fiscale 91142230159).

I soldi raccolti (si punta a raggiungere 100 mila euro con il crowdfunding anche se in totale ne occorrono circa 250 mila) serviranno ad acquistare tutto il necessario per la pizzeria: macchinari, forni speciali, attrezzature varie, arredi e a pagare l’affitto della struttura e il costo del personale.

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Francesca Biagioli

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