Dominella Trunfio Non si sentiva soddisfatta del suo lavoro d’ufficio e ha deciso di cambiare vita per realizzare il suo sogno: viaggiare in tutto il mondo con il suo cane Odie.
Non si sentiva soddisfatta del suo lavoro d’ufficio e ha deciso di cambiare vita per realizzare il suo sogno: viaggiare in tutto il mondo con il suo cane Odie.
L’italiana Marina Piro ha venticinque anni, vive nel Regno Unito e ha trasformato da sola una cinque porte in una casa mobile.
Con appena 500 dollari ha realizzato una tiny house in un furgone, con tanto di letto, tende, angolo cottura e luci .
Non a caso l’ha ribattezzata Pam II Van.
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Da allora Marina, Odie e Pam vanno in giro a scoprire le bellezze del mondo. Ma non è stata solo la noia e l’insoddisfazione quotidiana a spingere la donna a cambiare vita, quanto la voglia di allontanarsi dal materialismo e dal consumismo di una vita adagiata.
“Ci sono tante comunità, famiglie e persone che lavorano duro per contribuire a un mondo migliore. Ho deciso che volevo farlo anch’io, imparando a vivere una vita in sintonia con la terra e i suoi abitanti”, spiega Marina nel suo blog.
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Per evitare di dover trovare un posto per dormire ogni notte e di conseguenza spendere una fortuna, ha trasformato un furgoncino in un ambiente comodo che ospita lei e Odie.
Durante i suoi viaggi cerca dei lavoretti occasionali o lavora da remoto, così da potersi permettere di continuare la vita da girovaga. La sua storia, come spiega lei stessa, vuole essere anche un monito per tutte le donne.
“Finora non sono riuscita a trovare una donna che fa tutto da sola, dietro c’è sempre qualche uomo. Mi piacerebbe che ognuna prendesse consapevolezza della propria forza, nessuno è incapace”, dice.
I conti Marina li ha dovuti fare anche con tanti commenti da parte di uomini.
“Molti hanno messo in dubbio il fatto che fossi stata io a trasformare il furgone in una casa o ancora mi danno dell’incosciente perché secondo loro viaggio da sola mettendo in pericolo la mia vita. Io sono dell’opinione che se un uomo può farlo perché non dovrebbe farlo anche una donna?”.
Dominella Trunfio
