Rubano 7 nidi e 26 uccellini per venderli come richiami vivi per la caccia al tordo

Alcuni nidi, con relativi uccelli che li abitavano, sono stati raccolti da una coppia di bracconieri della Bassa Atesina (Alto Adige) con lo scopo di venderli come richiami vivi per la caccia al tordo. Fortunatamente i due sono stati colti sul fatto e gli uccellini messi in salvo.

Alcuni nidi, con relativi uccelli che li abitavano, sono stati raccolti da una coppia di bracconieri della Bassa Atesina (Alto Adige) con lo scopo di venderli come richiami vivi per la caccia al tordo. Fortunatamente i due sono stati colti sul fatto e gli uccellini messi in salvo.

Grazie ad un’operazione di antibracconaggio organizzata dalle Stazioni forestali di Egna e Caldaro, in collaborazione con i carabinieri di Cortaccia, sono stati messi in salvo 26 uccellini contenuti in 7 nidi. Si trattava di turdidi, trovati in un meleto, che la coppia di bracconieri stata raccogliendo con lo scopo di rivenderli.

Questi uccellini, infatti, che appartengono alla famiglia dei passeriformi, vengono presi per essere venduti come richiamo vivo per la caccia al tordo bottaccio, purtroppo molto diffusa in alcune parti del Nord Italia. Un business illegale che però frutta molti soldi ai bracconieri dato che ogni esemplare può essere venduto anche per centinaia di euro.

I due bracconieri sono stati fermati e denunciati all’autorità giudiziaria per uccellagione e maltrattamento di animali. Questo dopo ore di appostamento in seguito alla segnalazione di alcuni agricoltori che avevano visto i due aggirarsi in maniera sospetta nei meleti che, come è noto, presentano un habitat ideale per la nidificazione di questi uccelli.

Sembra che la coppia abbia tentato anche di offrire del denaro a chi li aveva colti sul fatto in cambio del loro silenzio. Fortunatamente gli agricoltori non si sono lasciati corrompere, hanno avvisato le autorità e gli uccellini sono stati portati in salvo e hanno potuto ricevere le cure necessarie in un centro di recupero per la fauna locale.

Il Corpo forestale provinciale continua in questi giorni il suo impegno per monitorare la situazione dell’uccellaggio, dato che per tutto giugno il pericolo per questi animali è ancora dietro l’angolo!

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Francesca Biagioli 

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