Zona rossa: possiamo lavare i tappeti, l’auto ma non il cane. La protesta dei negozi di toelettatura

Lavare il cane non è un servizio di prima necessità. In zona rossa chiudono anche i negozi di toeletta, e parte la protesta

Lavare il cane non è un servizio di prima necessità. Così, in zona rossa, tra gli esercizi che devono abbassare le serrande, ci sono anche i toelettatori, che ora si domandano perché “si possono lavare macchine e tappeti e i nostri amici a quattro zampe no?”.

E in attesa del riconoscimento di questa categoria, come chiesto dalla proposta di legge sul riconoscimento dell’”attività di toelettatura degli animali di affezione” depositata dalla deputata Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive Commercio e Turismo della Camera, parte la protesta sui social.

Eppure, le toelette sono luoghi sicuri, come si legge nel testo di un mailbombing che i toelettatori del Lazio invitano a rivolgere alla Regione:

“La toelettatura non è luogo di assembramento poiché noi proprietari fissiamo il nostro appuntamento, consegniamo il nostro animale e poi torniamo a prenderlo a lavoro finito (il tutto con indosso dispositivi di protezione personale come da decreto). Ogni proprietario ha un appuntamento esclusivo in un determinato orario, motivo per cui non si hanno incontri con altre persone all’interno della toelettatura”.

La Federazione Nazionale Toelettatori ha stilato un protocollo ad hoc a cui gli associati abbiamo aderito: lavorare in modalità presa e riconsegna del cane, inibendo la permanenza nella sala d’attesa da parte dei proprietari, a prescindere dalla capienza della stessa. Nelle toelette, in pratica, entrano solo gli animali, e non le persone. Si lavora solo si appuntamento e non c’è alcun rischio di assembramenti.

Al contrario di quanto si possa pensare, la toeletta non è “un vezzo” né “un capriccio”, sono molti i proprietari di cani (o gatti) che usufruiscono di questi servizi in maniera continuativa e che ne hanno davvero bisogno: è l’unico modo per garantirgli igiene e cure al pelo, evitare problematiche come feltri, unghie incarnite e accumulo di sporco. Si tratta di necessità primarie, di igiene e  benessere animale. Mancate cure che a cani e gatti provocano stress, infezioni, e disagi dolorosi.

A complicare la questione sono arrivate, infine, anche le Faq della Regione Friuli Venezia Giulia, che a una specifica questione rispondono:

“il servizio di toelettatura per animali è ammesso solo per motivi igienico-sanitari con modalità “delivery”, ovvero l’animale verrà recuperato al domicilio del proprietario, portato nella struttura per l’esecuzione del servizio e successivamente riconsegnato al domicilio del proprietario”.

Questo significa, però, dare per scontato che il toelettatore possegga un veicolo autorizzato dalla Asl e assicurato per il trasporto di animali.

https://www.facebook.com/FederazioneToelettatori/photos/a.219933762044990/750603378978023/

“Il nostro codice ATECO né accomunato ai servizi alla persona, quindi ad estetisti e parrucchieri, anche se in realtà non svolgiamo un servizio per la persona. Non lavoriamo affatto con le persone. Dal primo lockdown, fino a quando abbiamo riaperto al 6 Maggio, ci siamo attrezzati per riaprire in totale sicurezza. Abbiamo vietato l’ingresso nelle sale d’aspetto. Il cane viene lasciato all’esterno. I clienti vengono gestisti solo su appuntamento e non si incrociano mai tra loro”, ci spiega Armando Caponi, proprietario della toeletta Beauty Dog a Roma.

Quali sono i danni che potrebbero subire i cani con le toelette chiuse?

“Per cominciare, lavare il cane in casa con un sapone sbagliato può provocare dei danni al pelo. Inoltre, soprattutto per i proprietari anziani è difficile fisicamente riuscire a lavare il proprio pet in una vasca da bagno. Ma in toeletta abbiamo anche casi più gravi, come cani che soffrono di dermatite allergiche che ogni 15 giorni vengono a fare ozono terapia per il mantenimento della cute. La sospensione dei trattamenti può provocare piaghe e croste, perché non potranno essere curati nel modo giusto da un professionista. Anche le unghie sono un problema, se non tagliate si potrebbero infilare nei polpastrelli, soprattutto nei cani affetti da leshmaniosi, che hanno una crescita eccesiva di unghie”, conclude Armando.

Per tutte queste ragioni, riaprire le toelette è fondamentale. I cani non valgono meno di un tappeto, e neanche i toelettatori.

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