Scoperto il segreto della longevità delle tartarughe giganti delle Galapagos

La duplicazione genetica potrebbe conferire a questi coriacei animali una vita lunga e in salute, nonché allontanare il rischio di cancro

La duplicazione genetica potrebbe conferire a questi coriacei animali una vita lunga e in salute, nonché allontanare naturalmente il rischio di insorgenza di cancro

Le tartarughe giganti delle Galapagos possono arrivare a pesare anche 130 kg e a superare il secolo di vita. Ma qual è il segreto del loro “successo evolutivo”? Un nuovo studio, condotto dai biologi dell’Università di Buffalo, ha dimostrato che questa particolare specie di tartarughe si differenzia dalle altre per aver sviluppato una copia “extra” del proprio corredo genetico (un fenomeno chiamato duplicazione genetica): questo assicurerebbe loro protezione dall’invecchiamento e da alcune malattie, compreso il cancro.

Più specificamente, le cellule di queste tartarughe sono estremamente sensibili ad alcuni tipi di stress dovuti alla presenza di proteine: quando esposte a queste pressioni, le cellule si autodistruggono in maniera molto più veloce rispetto alle cellule di altre specie di tartarughe in un processo chiamato apoptosi. Essere in grado di distruggere le cellule malate o danneggiate prima che queste abbiano la possibilità di riprodursi e sviluppare masse tumorali aiuterebbe le tartarughe giganti a scongiurare il rischio di cancro.

(Leggi anche: Avvistate baby tartarughe nelle isole Galapagos: è la prima volta in 100 anni!)

I risultati di questo nuovo studio confermano e supportano quelli raccolti da una precedente ricerca, portata avanti nel 2018, che aveva analizzato il DNA delle tartarughe giganti per comprendere i segreti della longevità e della salute di questi affascinanti animali. I nuovi risultati appena raggiunti sono particolarmente interessanti perché, generalmente, i grandi animali che hanno un’alta aspettativa di vita sono anche quelli con il maggior rischio di sviluppare il tumore – questo perché gli organismi grandi sono dotati di molte cellule, che rappresentano molte possibilità per lo sviluppo delle mutazioni cancerogene. Per le tartarughe, invece, questo discorso sembra non valere: sono animali molto grandi eppure, grazie alla duplicazione del DNA, sono in grado di eliminare le cellule malate prima che queste possano fare danni.

Questa scoperta, oltre a risolvere il mistero della longevità delle tartarughe, potrebbe avere dei risvolti interessanti anche per noi esseri umani: non possiamo adottare la stessa strategia di duplicazione genetica, ma possiamo immaginare un farmaco in grado di imitare le importanti funzioni della doppia sequenza di DNA di cui sono dotate le tartarughe.

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Fonte: Genome Biology and Evolution

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