Tartarughe Caretta caretta: quest’anno è record di nidificazioni, hanno deposto le uova anche a Jesolo, mai così a nord prima d’ora

Sulle coste italiane è record di nidificazioni per la Caretta caretta. Sono almeno 179 gli eventi censiti da inizio estate a oggi.

Baby boom di tartarughe Caretta caretta sulle coste italiane. È un’estate da record per le nidificazioni di questa specie. Sono, infatti, almeno 179 gli eventi censiti da giugno. In testa alle Regioni c’è la Calabria, con il maggior numero di nidi, seguita da Campania e Sicilia.

Ma c’è una sorpresa: quest’anno le tartarughe marine hanno deposto le uova persino a Jesolo, che diventa il nido più a nord mai registrato nel Mar Mediterraneo. Una notizia che fa ben sperare per il futuro di questa straordinaria specie che vive sui nostri litorali, ma deve fare i conti con tante minacce, a partire dall’inquinamento da plastica e dalla crisi climatica. A censire i 179 nidi di Caretta caretta sparsi per la Penisola i vigilanti attivi sulle spiagge italiane, tra cui i Tartawatchers di Legambiente.

caretta caretta

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I nidi di Caretta caretta sparsi per l’Italia

Il primato regionale di deposizioni, secondo i dati aggiornati settimanalmente sul portale Tartapedia.it, spetta alla Calabria con 61 nidi, seguita da Campania e Sicilia (43), Puglia (11), Lazio (8), Sardegna e Toscana (5), Basilicata (2) e Veneto (1). Un numero di deposizioni che va ben oltre le aspettative, se si pensa che nel 2020, a fine stagione, se ne contavano complessivamente 250.

nido caretta caretta

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Il Cilento si conferma una delle aree preferite da mamma tartaruga: il litorale a sud della provincia di Salerno è diventato infatti la nursery prediletta dalla Caretta caretta, tra le tartarughe più comuni nel Mediterraneo inserita nella Lista Rossa delle specie minacciate della Iucn (l’Unione internazionale per la conservazione della natura), con 27 nidi censiti da Castellabate a Centola-Palinuro, e il numero maggiore (8 nidi) registrato ad Ascea.

L’impegno degli stabilimenti balneari nella salvaguardia della specie

E c’è anche un’altra bella notizia per queste splendide creature marine. Sono in crescita le adesioni degli stabilimenti balneari alla nuova iniziativa di Legambiente “Lidi amici delle tartarughe marine”. In totale se ne contano oltre 500, dalla Maremma Toscana al Salento, dal Litorale di Jesolo a quello di Ostia, gli stabilimenti su cui sventola la bandiera che ne riconosce l’impegno nell’adozione di regole “tartafriendly” – quali la pulizia manuale delle spiagge o la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso nelle ore notturne –, nella distribuzione di materiali informativi a bagnanti e turisti e nella collaborazione con i centri di salvataggio e recupero delle tartarughe marine. Diverse le aree dove potere imbattersi nei “Lidi amici”, in Toscana, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Sardegna, Basilicata e Veneto.

lido tartarughe caretta

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Si tratta di un contributo essenziale nella salvaguardia della Caretta caretta, esposte alle insidie legate alle attività dell’uomo. 

Gli stabilimenti balneari si stanno rivelando luogo strategico per sensibilizzare turisti e bagnanti, ma anche sentinelle preziose per la tutela delle tartarughe, segnalando in prima persona la presenza dei nidi e rendendosi protagonisti di azioni di pronto intervento insieme ai nostri volontari, in un’estate singolare per numero ed estensione delle nidificazioni finora censite – sottolinea Stefano Di Marco, coordinatore dell’Ufficio Progetti di Legambiente – Basti ricordare quella avvenuta a Jesolo qualche settimana fa, la più a Nord mai registrata nel Mediterraneo, in una località che ospita milioni di visitatori ogni anno: segnale, certamente, di quanto l’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici influenzi l’ampliamento dell’areale di nidificazione della Caretta caretta e, d’altra parte, di quanto sia fondamentale intensificare l’azione di tracciamento dei nidi che, grazie all’ampia rete attivata sui territori da Legambiente, da Nord a Sud vede mobilitarsi sempre più persone per la salvaguardia di questa specie in pericolo.

Ci auguriamo che le tartarughe marine possano tornare a deporre regolarmente e in tranquillità sulle nostre spiagge e che possano trovare un ambiente ospitale, senza imbattersi in rifiuti di plastica lasciati da persone incivili…

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Fonte: Legambiente

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