Strage di centinaia animali nell’Oasi del Busatello, uccisi da mais avvelenato

Sono centinaia i corpi di animali morti ritrovati nell’Oasi di Busatello, uccisi da mais avvelenato sparso da un agricoltore

Nutrie, cicogne, anatre, uccelli, lepri, aironi e gallinelle d’acqua. Sono centinaia i corpi di animali morti ritrovati nell’Oasi di Busatello, a confine tra la provincia di Mantova e Verona. Una vera strage di massa causata dai quintali di mais avvelenato sparsi su tre ettari di terreno.

A spargelo, secondo l’Enpa,  sarebbe stato un agricoltore. Sul posto le Forze dell’ordine stanno cercando di bonificare e mettere in sicurezza il terreno e avrebbero già individuato il responsabile.

“Si tratta – afferma Romano Giovannoni, coordinatore regionale Enpa del Veneto – di un atto criminale premeditato, l’uomo a quanto pare voleva colpire le nutrie per non farle avvicinare ai suoi terreni. Un comportamento di una gravità inaudita che ha come risultato una spirale di morte di centinaia di animali e che probabilmente non si fermerà a quelli ritrovati senza vita oggi”.

Un gesto omicida che è ancora più inaccettabile se pensiamo che gli strumenti per una concreta convivenza con gli animali esistono eccome, basti pensare ai dissuasori ad ultrasuoni.

“Invece, ancora una volta, si sceglie la strada del veleno senza minimamente curarsi delle gravissime conseguenze che comporta! Gli animali, purtroppo, affamati a causa del clima particolarmente difficile di questi giorni hanno mangiato il mais in quantità. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Asl competenti per far emergere tutte le responsabilità. L’autore o gli autori di questa strage non devono restare impuniti!”.

Fonte: Enpa

 

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