Sentenza storica per l’orso M57! Il Consiglio di Stato è favorevole alla sua liberazione

Nuova speranza per l'orso M57, rinchiuso al Casteller di Trento. Il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore della sua liberazione

Si riaccendono le speranze per l’orso M57, da oltre un anno detenuto al Casteller di Trento. Il Consiglio di Stato si è appena espresso, con una sentenza in cui si chiede di valutare la liberazione dell’animale. E non solo, riconosce che la condanna all’ergastolo degli animali selvatici non sia la strada più giusta da percorrere.

Attraverso l’importantissima sentenza, il Consiglio di Stato ha dato ragione all’Ente nazionale protezione animali (Enpa) e all’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che da tempo si battono per la libertà degli orsi del Trentino. 

La Provincia di Trento, consultata preventivamente l’Ispra, nell’esecuzione della presente sentenza dovrà pertanto valutare se le condizioni attuali dell’esemplare M57 abbiano inasprito l’aggressività dello stesso al punto da suggerire l’adozione di misure diverse dalla sua liberazione. – si legge nel testo del provvedimento giurisdizionale – In particolare, nell’ottica della tutela dell’incolumità pubblica ispirata al principio di proporzionalità e della tutela delle condizioni dell’animale come garantita dalle fonti primarie (anche di rango comunitario), l’Amministrazione, con il ridetto supporto istruttorio, in sede di esecuzione della presente sentenza dovrà valutare se – avuto riguardo alle accertate condizioni, e ove sussistente al reale livello di pericolosità dell’esemplare – sia praticabile la liberazione con radiocollare, ovvero la soluzione analoga a quella in precedenza adottata per l’esemplare DJ3 (di cui dà conto la stessa Provincia appellata a pag. 12 della memoria di replica, dichiarando di non opporsi ad essa)”.

Il triste destino degli orsi del Trentino 

Com’è tristemente noto, la Provincia di Trento si è dimostrata incapace di favorire la convivenza pacifica fra orsi e cittadini e nella maggior parte dei casi ha preferito tenere prigionieri gli orsi. Al Centro Casteller di Trento non è rinchiuso soltanto l’orso M57 (esemplare di tre anni e mezzo, “accusato” di aver aggredito un giovane carabiniere), ma anche M49, meglio conosciuto col nome Papillon. Qualche mese fa il collettivo Assemblea Antispecista ha divulgato delle immagini angoscianti che mostrano le condizioni di vita degli orsi all’interno della fortezza. Spesso e volentieri vengono sedati e maltrattati. Come se vivere rinchiusi in piccole gabbie di cemento e acciaio non fosse già abbastanza. 

Ma le cose potrebbero cambiare, almeno per l’orso M57 grazie alla presa di posizione del Consiglio di Stato. Secondo ENPA e Oipa, quella appena emessa rappresenta una “sentenza storica di altissimo profilo, che entra finalmente nel merito investigando approfonditamente un evento finora affrontato in maniera frettolosa e superficiale.”

Presto la liberazione di M57 potrebbe diventare realtà, ma è necessario che ciò avvenga nel rispetto della sicurezza dell’orso. Per questo motivo la LAV (Lega Anti Vivisezione) ha chiesto sia approntato con urgenza un programma specifico che preveda una sorta di rieducazione alla selvaticità dell’animale, come avviene in Canada per quegli orsi che dimostrano un atteggiamento troppo confidente.

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Fonti: ENPA/OIPA/LAV

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