Scontro sanguinario tra orche davanti ai visitatori inorriditi al SeaWorld: le strazianti immagini che mostrano tutta la crudeltà dei parchi acquatici

Stanno facendo il giro del web le drammatiche immagini che mostrano lo spaventoso scontro fra due orche, costrette a una triste esistenza in cattività nel parco acquatico SeaWorld di San Diego

Orrore al SeaWorld di San Diego, in California. Nel famoso parco acquatico negli scorsi giorni un gruppo di visitatori ha assistito ad una scena a dir poco raccapricciante e triste: uno scontro sanguinario tra due povere orche, rinchiuse in una piccola vasca. Nel filmato, che sta facendo il giro del mondo attraverso i social, si vede chiaramente un esemplare mentre attacca l’altro, ferendolo.

Tutto è accaduto davanti a diversi spettatori, fra cui alcuni bambini, rimasti sconcertati e con l’amaro in bocca.

“Abbiamo visto tutti immediatamente l’acqua tingersi di sangue, cosa che ha fatto iniziare a piangere mia figlia di nove anni” racconta un testimone oculare.

Sulla vicenda è intervenuta l’organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), chiedendo al governo federale di aprire un’indagine per far luce sulle condizioni a cui sono costrette le orche all’interno del popolare parco acquatico.

Intanto, solo qualche giorno la stessa struttura è finita sotto i riflettori per la morte di un’orca a seguito di un’infezione (ma dietro quest’ennesimo decesso si potrebbero celare dei maltrattamenti).

L’esistenza infernale degli animali marini tenuti prigionieri

Dal canto suo, SeaWorld si è difeso sostenendo che il comportamento dimostrato dalle orche non ha niente di innaturale e che lo scontro ha provocato solo “abrasioni lievi e superficiali che non rappresentano un serio rischio per la salute”.

Difficile credere alle parole dello staff. Non è la prima volta, infatti, che nei parchi acquatici vengono immortalate scene simili. È evidente che un’esistenza trascorsa in cattività porta gli animali, privati della loro essenza, ad atteggiamenti aggressivi e spesso autolesionisti (forse ricorderete il caso di Kiska, l’0rca più sola del mondo che da 40 anni è confinata in una vasca – nel parco canadese MarineLand – contro cui sbatte la testa per disperazione).

I parchi marini condannano le orche a condizioni miserevoli – vasche piccole e sterili che non consentono loro di nuotare ad alta velocità o di immergersi a grandi profondità come farebbero nei loro habitat naturali – causando loro estremo stress e frustrazione. – sottolineano gli attivisti della PETA – Inoltre, non è raro che animali incompatibili vengano ospitati insieme in queste minuscole vasche, dove non hanno un posto dove sfuggire ai conflitti con altri animali frustrati o aggressivi.

È inammissibile che nel 2022 ci siano ancora persone disposte a pagare per assistere a questa folle crudeltà.

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Fonte: PETA 

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