Salviamo i macachi usati come cavie nei laboratori di Parma! Senza etica non può esistere il progresso 

Il 20 marzo, in occasione della Giornata mondiale della felicità, le associazioni animaliste italiane scendono in piazza per chiedere la liberazione dei macachi sottoposti a indicibili torture nei laboratori di Parma

Le raccapriccianti immagini dei macachi rinchiusi e torturati nei laboratori dell’Università di Parma hanno suscitato grande indignazione in tutta Italia. Ma a distanza di oltre due anni dallo scoperchiamento del vaso di Pandora e nonostante la mobilitazione delle associazioni animaliste, per le due scimmiette Alan e Larry e altri quattro esemplari non è ancora arrivato alcun lieto fine.

Per chiedere la loro liberazione l’associazione Avi Parma ha deciso di scendere in campo per fare sentire la sua voce a difesa dei macachi durante una grande manifestazione che si terrà domani a Parma, a Piazza della Pace. La data scelta non è affatto casuale: il 20 marzo, infatti, si celebra in tutto il mondo la Giornata della felicità.

Manifesteremo per la liberazione dei macachi nel giorno mondiale della felicità, perché la libertà e la felicità sono un diritto di ogni creatura. Noi non siamo contro la ricerca, appoggiamo la scienza contraria agli esperimenti sugli animali e chiediamo il rispetto della vita di tutti, sia degli animali sia degli umani – spiegano gli attivisti – La sperimentazione sugli animali è un danno sia per la ricerca sia per gli animali, ma è soprattutto una questione di etica e coscienza. Salvare questi macachi è anche una questione di cuore, le persone ormai li amano e non possono morire in quei laboratori.

Il terribile destino dei macachi di Parma

I macachi prigionieri nei laboratori di Parma saranno sottoposti a una serie di terribili esperimenti sul loro cervello che rientrano nel controverso progetto Light-up, portato avanti dall’Università di Parma e Torino. Gli animali verranno sottoposti a indicibili torture: un’area della loro corteccia cerebrale, infatti, verrà appositamente danneggiata per comprometterne significativamente la vista e studiare cosa accade nelle persone che non riescono più a vedere bene per via di di danni cerebrali.

Per questi primati, che sono animali molto intelligenti e sensibili, sono previsti cinque anni di esperimenti e poi la soppressione. Le loro immagini sono arrivate al cuore di tutti e hanno fatto il giro del mondo, per loro ci sono state manifestazioni in Italia e all’estero. – spiega AVI Parma – Sono i macachi amati da tutti, simbolo di libertà e ora anche di resistenza, proprio perché paradossalmente ancora rinchiusi nei laboratori di sperimentazione.

sperimentazione macachi parma

@AVI Parma

Per fermare questa crudeltà la LAV e altre associazioni animaliste hanno intrapreso una coraggiosa battaglia, lanciando anche una petizione. Ma si è trattato di tentativi vani. Dopo circa due anni di polemiche, il Consiglio di Stato ha decretato che la sperimentazione sui macachi potrà proseguire perché per questo tipo di studio è essenziale.

Gli attivisti che si occupano di tutela del benessere animale, però, non hanno alcuna intenzione di arrendersi. L’AVI Parma invita tutti a protestare per chiedere la liberazione dei poveri macachi, ricordando:

“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui vengono trattati gli animali, diceva Gandhi. La pace inizia da noi, senza etica non esiste progresso.”

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Fonte: AVI Parma

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