Il virus degli allevamenti intensivi di salmoni ha fatto il giro del mondo (e sta distruggendo anche quelli selvatici)

Il virus PRV, tipico degli allevamenti intensivi, sta piagando anche il salmone selvatico dell’Oceano Pacifico. Ma qual è la sua origine?

Il virus PRV, tipico degli allevamenti intensivi di pesce, sta piagando anche il salmone selvatico dell’Oceano Pacifico. Ma se siano i salmoni allevati la causa dell’infezione, o se il virus esistesse già nella Columbia Britannica, è stato a lungo oggetto di dibattito. 

Un nuovo studio evidenzia che gli allevamenti intensivi di salmoni stanno distruggendo anche il salmone selvatico che vive nell’Oceano Pacifico con il virus PRV. I salmoni di allevamento, come tutti i tipi di animali allevati, vivono in ambienti molto ristretti e sono altamente vulnerabili alle malattie infettive. Tra i salmoni allevati nell’Oceano Pacifico un virus, il PRV, è così comune che praticamente ogni pesce ne risulta affetto.

Si è discusso a lungo sull’origine del PRV – spiega Gordon Mordecai dell’Università della British Columbia. – Finora si è pensato che il virus fosse originario della Columbia Britannica e non si è dato troppo peso alla questione, ma non credo che questo sia vero.

Per svelare il mistero, il professor Mordecai e i suoi colleghi hanno comparato le sequenze genetiche di ogni campione disponibile della variante del virus più comune nel Pacifico, la PRV-1, da ogni parte del mondo e ne hanno ricostruito la storia evolutiva basandosi sulle differenze fra le sequenze e sulle sue mutazioni. Sono riusciti a calcolare non solo quando il virus PRV-1 è arrivato per la prima volta nel nord-est del Pacifico, ma anche da dove è arrivato. E hanno trovato conferma dei sospetti del professor Mordecai – ovvero che il virus non è originario dell’Oceano Pacifico.

(Leggi: Il lato oscuro del “rosa salmone” che rosa non è: l’installazione artistica di denuncia degli allevamenti intensivi)

Il virus sarebbe arrivato nell’Oceano circa trent’anni fa – proprio quando l’acquacoltura in quelle aree ha iniziato ad essere più consapevole e sostenibile, cioè alla fine degli anni ’80. La variante presente nel Pacifico è sostanzialmente simile a quella scoperta nel nord-est dell’Oceano Atlantico: sia la contemporaneità che le similitudini a livello genetico suggeriscono che il virus è stato portato nell’Oceano Pacifico dalle uova di salmone provenienti dagli allevamenti norvegesi. Da allora, il virus di è diffuso sempre più, fino agli allevamenti di salmone in Cile.

virus salmone

Credit: Science Advanced

Questo lavoro offre utili informazioni sull’origine, l’evoluzione e le possibili dinamiche di trasmissione del virus PRV-1, e fornisce anche la prova che anche i pesci selvatici possono soffrire delle conseguenze degli allevamenti intensivi. Non è ancora chiaro, tuttavia, come l’introduzione del virus nelle popolazioni dei salmoni selvatici stia avendo effetto sulla loro sopravvivenza e sul numero di esemplari. Negli allevamenti intensivi, il PRV provoca infiammazioni ai muscoli scheletrici e al cuore – si tratta di una patologia non necessariamente fatale ma che ostacola l’abilità del pesce di nuotare e procacciarsi cibo. 

Il professor Mordecai sostiene che ridurre le operazioni di acquacoltura o spostando gli allevamenti intensive dal mare alla terraferma potrebbe aiutare a ridurre la pressione sui salmoni selvatici nell’area. Tuttavia, sono molti i problemi che affliggono i salmoni selvatici, e non tutti sono sotto il controllo dell’uomo.

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La distribuzione del virus PRV-1 (Credit: Science Advance)

Fonte: Science Advance

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