I ragni possono volare migliaia di km grazie ai campi elettrici. La nuova scoperta

I ragni possono volare migliaia di km grazie ai campi elettrici. Per la prima volta, gli scienziati hanno verificato empiricamente il ruolo dell'elettricità nelle abilità aerostatiche dei ragni

I ragni possono volare migliaia di km grazie ai campi elettrici. Per la prima volta, gli scienziati hanno verificato empiricamente il ruolo dell’elettricità nelle abilità aerostatiche dei ragni.

Le capacità aerodinamiche dei ragni da anni incuriosiscono gli scienziati. È stato scoperto che queste stupefacenti creature in un certo senso “volano”, un meccanismo noto come “ballooning”: il vento modella i fili di seta dei ragni, formando una sorta di palloncino, attraverso cui i ragni si spostano. Il fenomeno, noto da anni, era stato analizzato nel dettaglio in un recentissimo studio in cui, riprodotto il fenomeno in laboratorio, si evidenziava come i ragni decollassero solo quando la velocità del vento era inferiore a 3m/s e il numero di “fili” necessari per volare in base all’età del ragno.

Tuttavia, il fatto che in natura questa tecnica venga osservata quando il cielo è nuvoloso e anche in condizioni di pioggia, ha sollevato un dubbio: come può avvenire con bassi livelli di resistenza aerodinamica?

I biologi dell’Università di Bristol ritengono di aver trovato la risposta.

“Molti ragni fanno il ballooning usando fili multipli di seta a forma di ventaglio. Ciò suggerisce il fatto che essi abbiano bisogno di ripetere la forza elettrostatica”, spiega la ricercatrice capo Erica Morley, esperta in biofisica sensoriale. “Le teorie non riescono a prevedere i modelli del ballooning del ragno, utilizzando solo il vento come guida. Volevamo scoprire come potevano innescare questo rigonfiamento e quale sistema sensoriale potevano usare per rilevare lo stimolo.”

La soluzione al mistero potrebbe essere correlata al gradiente di potenziale atmosferico (APG), un circuito elettrico globale che è sempre presente nell’atmosfera. L’APG e i campi elettrici sono rilevati da tutti gli insetti. Ad esempio, i bombi possono rilevare i campi elettromagnetici che si generano tra loro e i fiori e possono usarli anche per comunicare con l’alveare.

Fino ad ora non si sapeva se, attraverso la seta, i ragni fossero in grado di rilevare e rispondere ai campi elettrici in modo simile alle api.

Nel loro studio, gli scienziati hanno riprodotto in laboratorio una situazione simile a quella della natura creando dei campi elettronici controllati quantitativamente equivalenti a quelli trovati nell’atmosfera. Hanno scoperto così che i ragni sanno rilevarli e sfruttarli attraverso la seta, un efficace isolante elettrico. In questo modo, attivando e disattivando il campo elettrico essi sono in grado di muoversi sia verso l’alto che verso il basso, disperdendosi nell’aria anche in assenza di vento.

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Il dott. Morley ha aggiunto: “In precedenza, le forze di trascinamento sono state ritenute responsabili di questa dispersione, ma abbiamo dimostrato che i campi elettrici, presenti nell’atmosfera, possono innescare il rigonfiamento e sollevarli in assenza di qualsiasi movimento d’aria.”.

I risultati potranno essere usati anche in altri campi ad esempio per studiare le dinamiche della popolazione, della distribuzione delle specie e della resilienza ecologica.

Lo studio è stato pubblicato su Current Biology.

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Francesca Mancuso

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