Pesci, pulcini, maiali, asini e cavalli: stop agli animali come premio delle fiere in Veneto

La Regione Veneto si oppone alla crudele pratica di mettere in palio animali nelle fiere di paese sotto forma di premi di lotterie o regali. Approvato da poco un ordine del giorno che garantisce una maggiore tutela del benessere animale dopo la proposta avanzata da una Consigliera regionale

Il Veneto dice basta agli animali come premio delle fiere organizzate nella regione. Pesciolini, pulcini, ma anche maiali, asini e cavalli non saranno finalmente più offerti come vincita nelle manifestazioni venete.

Il 17 maggio è stato approvato un ordine del giorno proposto dalla Consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda che ha chiesto alla Giunta di introdurre in tutto il territorio veneto il divieto di utilizzare gli animali come omaggio nelle feste e negli eventi pubblici.

Una richiesta avanzata in accordo con l’associazione Horse Angels ODV che vuole interrompere una pratica crudele e arcaica che ancora ha luogo in molte paesi italiani.

Una “tradizione” per alcuni, un “puro divertimento” per altri. Difficile definire questa usanza arretrata che toglie dignità agli animali a tal punto da considerarli un premio di cui disporre e disfarsene come se niente fosse. Poco importa se poi l’asino viene maltrattato o il cavallo macellato. La fine che questi animali fanno non interessa certo agli organizzatori delle fiere.

Alle associazioni animaliste però sì ecco perché la proposta della Consiglio regionale del Veneto è stata accolta con entusiasmo.

Le tradizioni locali devono essere valorizzate e promosse quando positive, non quando promuovono una cultura ormai superata, dell’animale oggetto o premio.
Ora è tempo di raccontare come valorizzare gli Animali, tutti, la loro storia e come rispettarli,
ha sottolineato Cristina Guarda in un post sul suo profilo Facebook.

Nel nostro Paese Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia hanno vietato da tempo l’uso di animali-premio nelle sagre e nelle fiere. Anche la Provincia autonoma di Bolzano ha voluto mettere al bando questa pratica, garantendo che nessun animale sarà protagonista anche nei famosi mercatini natalizi della città altoatesina.

Si attende ora il provvedimento decisivo della Giunta del Veneto, ma, come ha specificato Cristina Guarda, questo ordine del giorno è già un grande passo avanti per il benessere animale.

Ci auguriamo che ogni Regione e città possa imporre un simile divieto e lasciarci alle spalle una usanza che più che tradizione è maltrattamento puro.

Fonte: Horse Angels ODV

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