In questo palazzo hanno distrutto senza pietà i nidi delle rondini, inchiodando assi e reti per ostruire i passaggi

In un palazzo di Busto Arstizio qualcuno ha pensato bene di distruggere dei nidi di rondine, usando anche assi e reti per ostruire i vari passaggi e impedire agli uccelli di costruire altri nidi.

È iniziata la stagione riproduttiva delle rondini, ma questi uccelli devono fare i conti con una grande minaccia: l’uomo, che spesso decide di distruggere con estrema leggerezza di distruggere i loro nidi e mandarle via. Risale a qualche giorno fa l’ennesimo caso di crudeltà, che costituisce anche un reato, inflitta a questa specie e non solo. A raccontarlo è Angela, una cittadina di Busto Arstizio, comune del Varesotto, dove qualcuno ha pensato bene di distruggere dei nidi di rondine, usando anche assi e reti per ostruire i vari passaggi e impedire agli uccelli di nidificar nuovamente.

“Il sottotetto di questo edificio fino a pochi giorni fa era abitato da rondini e rondinotti, che portavano la primavera soprattutto con i loro garriti.” – spiega la donna – Vederli e sentirli era una gioia: faceva pensare all’arrivo della bella stagione. Purtroppo qualcuno non avvezzo a queste presenze, ha provato fastidio e ha deciso di correre ai ripari, prendendo una decisione sciagurata. Ho visto un camioncino attrezzato da un braccio meccanico snodabile, che si è “arrampicato” fino al tetto  nella cabina che manovrava il braccio, si trovava questo sapiens, faccio fatica a chiamarlo uomo, che con un tubo distruggeva nidi e rondinotti: in seguito, hanno inchiodato alle travi assi e reti per ostruire i vari passaggi, impedendo alle rondini di ricostruire altri nidi”.

Angela ha voluto raccontare l’episodio, nella speranza che atti di questo tipo non si verifichino più 

“Spero che non succedano più altri episodi del genere” – aggiunge – “È inaccettabile che gli uccelli migratori non abbiano il diritto a nidificare, solo perché danno fastidio a qualche essere poco umano”.

Distruggere i nidi è reato!

Troppo spesso le persone distruggono i nidi di uccelli che si trovano presso le loro abitazioni, accusando i volatili di “sporcare”, oppure perché eseguire dei lavori di ristrutturazione di sottotetti e facciate dei palazzi. E ciò avviene anche durante il periodo di nidificazione, il che significa morte certa per gli uccellini appena nati. 

È bene ricordare che che rondini, rondoni e balestrucci sono specie protette dalla legge n. 157/92 e da varie altre direttive europee, quindi è severamente vietato distruggere i loro nidi. E per quanto riguarda, invece, la ristrutturazioni di facciate e palazzi esistono precisi regolamenti in cui sono stabiliti i modi in cui trattare l’eventuale presenza di nidi per preservare le specie protette.

Per chi non lo sapesse, questi uccelli ci aiutano a tenere sotto controllo la crescita della popolazione di mosche e zanzare. Infatti si nutrono di insetti di cui vanno a caccia mentre sono in volo. Una coppia di rondini può mangiare fino a 6.000 insetti al giorno nella stagione riproduttiva. Un motivo in più per tutelarle.

Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo aiutare le rondini e le altre specie durante la loro nidificazione, costruendo dei nidi artificiali che vanno a sostituire il nido originale nel caso fosse caduto o stato distrutto. 

Fonte: Prealpina

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