Orrore in Sicilia: pony trascinato per 3 km e abbandonato in fin di vita, non ce l’ha fatta

Ad Acate, paese in provincia di Ragusa, un pony è stato abbandonato agonizzante dopo essere stato legato ad un auto e barbaramente trascinato per kilometri. Il povero animale è stato soccorso dai volontari dell'OIPA, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare per lui

In Sicilia, terra di splendori e meraviglie, nel paese di Acate (Ragusa) si è verificato un episodio bruttissimo e di una violenza inaudita nei confronti di un povero pony che è stato brutalmente trainato da un’auto per kilometri e poi abbandonato sul ciglio della strada, ferito e nell’agonia più totale.

Qualcuno si è accorto dell’animale e ha contattato l’OIPA della sezione di Ragusa che è subito intervenuta, ma per il pony era troppo tardi ed è morto dopo aver patito delle sofferenze inimmaginabili. I volontari dell’associazione, ed i tanti animalisti che si battono quotidianamente contro maltrattamenti ed abusi nella trinacria, sono sconvolti per l’accaduto.

Il dolore è tanto, ma la rabbia forse ancor di più nel notare l’indifferenza generale e la mancata presa di posizione da parte del comune italiano. Come è possibile che nessuno abbia visto nulla, nessuno denunci e che questo atroce spettacolo non potesse essere fermato? Chi ha fatto questo deve pagare, sebbene la giustizia non farà tornare in vita il pony ed il responsabile potrebbe cavarsela con una multa.

Forse una bravata, una ripercussione contro qualcuno, non si sa quale sia il motivo di questo atto così vile, intanto però un’anima innocente è stata maltrattata e gettata via agonizzante, senza alcuna pietà, come se fosse un vecchio oggetto del quale disfarsi.

In lacrime il responsabile dell’OIPA, Riccardo Zingaro, dice di non aver mai visto una crudeltà del genere e ha condiviso la foto delle briglie del pony, che giacciono lì sulla terra che si è tinta di rossa sangue, con un messaggio che arriva dritto al cuore.

Ho accarezzato la tua criniera baciata dal sole per l’ultima volta.. Avevi paura, forse ti chiedevi del perché tutto quel male, del perché tutta quella crudeltà. Cercavo di darti coraggio mentre l’ultimo respiro lasciava questa vita terrena dove magari la mano che ti accarezzava ti portava alla morte.
Perdonaci Piccola cavallina, perdona chi ti ha fatto tanto male. Le mie lacrime si sono unite al tuo dolore.
Non scorderò mai più quegli ultimi attimi che ti tenevano in vita.
Nessuno deve dimenticare e spero che anche i tuoi carnefici vedano le foto di quanta crudeltà che a un dio superiore un giorno dovranno dar conto. Combatterò ogni giorno per difendere chi come te non ha voce che siano animali o esseri umani. Corri felice nei campi verdi del cielo dove tutti siamo uguali dove non esiste la malvagità. Corri felice cavallina nessuno ti farà più del male”

La vicenda è stata ritratta anche dal vignettista ed insegnante di disegno Antonio Federico che, con la sua arte, illustra l’umanità, anche se è difficile solo pensare che quest’orrore possa chiamarsi “umanità”.

Per adesso è stata fatta una denuncia contro ignoti, mentre le forze dell’ordine stanno ispezionando i filmati ripresi dalle videocamere dell’area.

Perdonaci pony per quanto l’essere umano ti ha fatto.

Fonte: OIPA sez Ragusa/Facebook

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